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Il ponte di Cassibile è off limits ma ci transitano tutti

Il ponte di Cassibile è off limits ma ci transitano tutti

Il popolo siciliano è abituato alle lentezze nelle opere pubbliche e si è adeguato tranquillamente: ogni giorno gli automobilisti preferiscono attraversare il ponte finché possono permetterselo.

Di Francesco Midolo |

AVOLA – Traffico intenso e difficoltà a trovare parcheggio a ridosso del ponte di Cassibile. La prima domenica di giugno è stata contraddistinta dal forte caldo che ha portato parecchia gente ad andare a mare. La costa a ridosso del fiume Cassibile è rinomata per le sue spendite spiagge. Nulla di strano se non fosse che il traffico ed il parcheggio si sono sviluppati in un’arteria che dovrebbe essere chiusa.   Invece la Sud Occidentale Sicula nel tratto dal 392esimo km al 392esimo km e 800 metri è pienamente transitabile. L’anomalia (il passaggio creato da ignoti per permettere il transito dei veicoli sul ponte) era già stata segnalata il 26 aprile nelle colonne di questo giornale, ma nessuno da allora ha posto rimedio per limitare o arrestare una situazione che dovrebbe essere di pericolo. In questi giorni anche parecchi video che girano sui social network stanno documentano il “transito”. Il ponte chiuso, non è chiuso.   Una sorta di tacito accordo fra gli enti che dovrebbe controllare e monitorare il traffico (sul ponte la giurisdizione dovrebbe essere della autorità di polizia siracusane) e agricoltori della zona che stanchi di aspettare l’inizio (e la fine) dei lavori di restauro del ponte mussoliniano, hanno aperto e percorrono il cantiere fantasma da più di un mese. Indisturbati. Il popolo siciliano è abituato alle lentezze nelle opere pubbliche e si adeguato tranquillamente. I divieti posti per ostacolare il passaggio delle macchine vengono ogni giorno ignorati dagli automobilisti, che preferiscono attraversare il ponte finché possono permetterselo. In barba ai divieti e ai pericoli, quegli 800 metri di chiusura vengono ogni giorno attraversati da chi, per spostarsi da Avola a Cassibile, non imbocca l’autostrada – come consigliato dai cartelli – ma corre il pericolo di una sanzione amministrativa o peggio di un cedimento del manto stradale, per risparmiare qualche minuto.   Sarebbe da ricordare il motivo della chiusura della strada: “il ponte è a rischio crollo”. Questa informazione non sembra essere state presa sul serio né dalle autorità che dovrebbero vigilare sul rispetto dei divieti né tantomeno dagli “imperterriti” e coraggiosi passanti. Il fatto che l’estate sia cominciata poi non fa altro che espandere le nostre abitudini e modi di fare anche ai tanti turisti in visita in Sicilia. «La strada è chiusa, ma si può passare lo stesso»rispondono al bar. «L’importante è che vai piano» consigliano. Ed i turisti che fanno? Si adeguano. La scena che si è verificata ieri ha dell’incredibile. A bordo di una fiat Panda 4 turisti del nord Italia. Prima del dosso (e dei divieti di transito) scendono in 3 dalla macchina. «Così non si striscia il fondo». Nel frattempo dall’altra parte del “blocco” una Alfa Romeo attende il suo turno. La Panda attraversa. I turisti salgono a bordo. «Scusate è aperto dall’altra parte, giusto? » dice il conducente dell’Alfa Romeo. «Sì, tranquillo» dicono dalla Panda. E altri turisti attraversano il ponte diretti verso le bellissime coste siciliane oltrepassando un ponte che rischia di crollare per qualche problemuccio idrogeologico. Fa “cool”. Fa Sicilia. Sarà una fantastica esperienza da raccontare di ritorno dalle vacanze. La giornata è proseguita con la strada usata come parcheggio per recarsi alla vicina spiaggia: così, mentre è chiusa, almeno serve a qualcosa. Ma questo, secondo quanto annunciato dall’Anas, dovrebbe essere l’ultimo weekend in cui si potrà godere di questo “brivido”.   Fra una settimana esatta dovrebbero cominciare i lavori. E allora al bar dovranno rimodulare le indicazioni stradali ed i consigli per recarsi a Fontane Bianche e ad Avola. I tomtom andranno aggiornati. Ma nella saga Ponte di Cassibile che va avanti dal 22 settembre, giorno della “chiusura”, nulla si può dare per scontato. Anche la proposta avanzata recentemente da alcuni imprenditori locali. «Visto che è così – dicono – ed ormai siamo in estate, mettiamo un semaforo. Facciamo passare le macchine in maniera alternata e facciamo cominciare i lavori a settembre». Mese più, mese meno.

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