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Simone Cristicchi, un artista totale fra musica, teatro e documentari

Di Salvo Pistoia |

Un’uomo sulla strada della coerenza, del raccontarsi senza paure e ipocrisie, esponendo la propria anima nel trattare e scrivere angoli del quotidiano, del vivere, che in molti nascondono ai propri occhi. Simone Cristicchi, punta di diamante, insieme a Daniele Silvestri, Max Gazzè, Niccolò Fabi, Alex Britti, Pier Cortese, di quella fucina romana che è stato “Il Locale”, club che emanava musica ed energia.

Fra teatro e musica, la sua naturale scansione, una vittoria al Festival di Sanremo nel 2007, con “Ti regalerò una rosa”, premio della critica Mia Martini per quella edizione.

Dopo svariati e intensi percorsi teatrali, “Magazzino 18”, “Il secondo figlio di Dio” – il ritorno alla platea della canzone attraverso il palco del festival di Sanremo. “Abbi cura di me” è un’onda emotiva, fuori dal clichè classico della manifestazione rivierasca, che ha vinto i premi “Sergio Endrigo” per la migliore interpretazione e “Giancarlo Bigazzi” per la migliore composizione musicale.

Come hai affrontato questa ulteriore esperienza sanremese?

«Senza alcuna forma di stress, tanta serenità, probabilmente l’aria respirata in questi anni di teatro, mi ha dato la tranquillità necessaria nel vivere l’aria sanremese…»

Due riconoscimenti di spessore e gratificazioni dal pubblico…

«Racconto le mie emozioni, le sensibilità nell’affrontare “certi” temi della vita, spesso volutamente dimenticati o messi da parte».

Attualmente sei impegnato nella realizzazione di un documentario, dove tratti l’argomento felicità, intervistando colleghi, gente comune, esponenti della cultura, della religione, del mondo politico…

«Il progetto si chiama “Happy Next-alla ricerca della felicità”, sono in procinto di chiuderne la realizzazione: il nocciolo portante del viaggio è la felicità, con la conseguente considerazione tratta da varie opinioni avute».

L’attuale aspetto teatrale?

«Sono in scena con “Manuale di volo per uomo”, narrazione intorno a Raffaello, un’uomo-bambino quarantenne, perenne Peter Pan nell’affrontare insidie, cattiverie e ipocrisie della vita».

“Happy Next-alla ricerca della felicità”, rimarrà soltanto un documentario?

«No, ad ottobre avrà un suo percorso teatrale con una lettura multimediale».

Sulla scia dei consensi ricevuti a Sanremo, ti attende il ritorno ai concerti…

«Inizio il 19 Maggio all’Auditorium di Roma, per girare successivamente tutta l’Italia…»

La memoria, nel rivederti insieme con Britti, Fabi, Gazzè e Silvestri, amici e frequentatori di un club romano, qual’era “Il Locale”?

«Fondamentali le scelte operate e la coerenza nel portale avanti. Siamo quà, ognuno con la sua storia».

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