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Gianfranco Miccichè, il “geniale ribelle” artefice del “61 a 0” ma ora isolato in Forza Italia

L'ex delfino in Sicilia di Silvio Berlusconi viene sfiorato, ma non indagato, dall'inchiesta che, a Palermo, ha portato all'arresto, tra gli altri, dello chef Mario Di Ferro

Di Redazione |

E’ stato a lungo definito «mister 61 a 0», quando Gianfranco Miccichè, 69 anni, , alle politiche del 2001, da coordinatore regionale di Fi, contribuì a far vincere la coalizione di centrodestra in tutti i collegi uninominali in Sicilia. Rimasto leader indiscusso del suo partito selezionò la maggior parte dei candidati poi eletti. E’ un «geniale ribelle», lo definisce chi lo conosce. Ma ora, dopo un duro scontro all’interno di Forza Italia, è rimasto isolato nel partito e sostituito nel ruolo di guida regionale. Un incarico affidato da Silvio Berlusconi a Marcello Caruso. Con il presidente della Regione, Renato Schifani, i rapporti sono tesissimi. In una seduta d’aula all’Ars Miccichè sostenne: «mi sono sentito tradito».

Le dimissioni da senatore

A gennaio Miccichè ha formalizzato ufficialmente le sue dimissioni da senatore, eletto in Fi. Al suo posto è subentrata la siracusana Daniela Ternullo, ex deputata dell’Assemblea regionale siciliana e candidata nel seggio della Sicilia occidentale alle spalle di Miccichè .La sua “militanza” nell’orbita del cavaliere iniziò nel 1984, quando grazie alla conoscenza con Marcello Dell’Utri, entrò in Publitalia ’80, per la quale diventò direttore prima della sede regionale di Palermo e poi di Brescia. In seguito una lunga carriera politica contrassegnata da incarichi prestigiosi. Tra le fila di Forza Italia prima e del Popolo della libertà poi, venne nominato sottosegretario di Stato al Ministero dei Trasporti e della Navigazione nel primo governo Berlusconi del 1994, poi vice ministro dell’Economia e delle Finanze nel 2001, ministro per lo Sviluppo e la Coesione Territoriale nel 2005 e sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega al Cipe nel 2008. È stato deputato dal 1994 al 2013 e nel 2011 ha fondato il partito Forza del Sud, poi federato in Grande Sud.

I precedenti con la droga di persone a lui vicine

In passato due suoi collaboratori sono stati trovati in possesso di cocaina, ma Miccichè era uscito indenne dalle indagini sia quando, era viceministro all’Economia, Alessandro Martello fu accusato di avere introdotto 20 grammi di droga negli uffici di via XX Settembre, sia quando da sottosegretario alla presidenza del Consiglio, un suo autista fu trovato a Roma con una busta contenente cinque grammi di sostanza stupefacente.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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