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Ponte sullo Stretto, Salvini tira dritto: «Risposte al ministero in 30 giorni e via ai lavori entro l’estate»

Polemiche, osservazioni e scandali non fermano il vicepremier e ministro dei Trasporti

Di Redazione |

Nonostante le proteste dei No Ponte e l’opposizione dei partiti di minoranza dal Pd al M5s fino ad Avs, il il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini – incurante anche degli scandali che hanno investito uno degli esponeenti del suo partito in Sicilia come il vicepresidente della Regione Luca Sammartino – insiste sulll’avvio dei lavori per il ponte sullo Stretto. E anche la richiesta di chiarimenti da parte del ministero dell’Ambiente non lo preoccupa.

«Vado avanti dritto – ha detto oggi Salvini – e conto che entro i 30 giorni la società Stretto di Messina dia le risposte a tutte le osservazioni fatte dagli altri ministeri: l’obiettivo, lo ribadisco, è arrivare all’avvio dei lavori entro l’estate 2024. Conto che l’Italia possa essere un modello di sviluppo e crescita e di ingegneria».

Nessuno stop

A proposito dei rilievi del ministero, l’a.d della società Stretto di Messina, Pietro Ciucci, oggi ha spiegato che sul Ponte di Messina «non c’è nessuna pietra tombale, nessuno stop, anzi abbiamo fatto due passi avanti».

«Stiamo percorrendo due percorsi in parallelo – ha affermato Ciucci -: la valutazione di impatto ambientale e la Conferenza dei servizi. Ieri c’è stato il primo incontro in conferenza dei servizi. La valutazione di impatto ambientale è partita ancora prima e, come previsto dalla legge, il Mase, la commissione Via, hanno presentato le loro richieste di approfondimento. Sono oltre 200, sono in valore assoluto numerose, ma a fronte di un progetto che vale 13,5 miliardi, che prevede il ponte sospeso più lungo al mondo e che opera su 13 siti ambientali protetti. Abbiamo presentato oltre 10.000 elaborati e quindi, a fronte di tutto questo, mi sembra un numero congruo. Pensi se invece non ci fosse stato alcun commento o alcuna richiesta».

Ciucci ha smentito le indiscrezioni a proposito di una telefonata tra lui e il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini per lamentarsi della mossa dell’Ambiente: «É un virgolettato di una telefonata che non c’è mai stata. Non ci siamo sentiti al telefono e non ho detto quella cosa, anche se genericamente è un commento che a volte si fa. E’ un’osservazione banale ma non l’ho fatta al ministro ieri», insiste l’a.d fornendo poi la tempistica dei prossimi passi. «Contiamo entro la fine dell’estate, che finisce a settembre, di avere l’approvazione del Cipess», afferma. Le prime attività “partiranno entro la fine del 2024. Se per cantiere intendiamo le escavatrici» si parla invece del 2025.

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