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l'intervista

«Psicologo di base, cosa cambia per i siciliani»

La presidente dell’Ordine regionale: «Il Covid ha fatto emergere fragilità da non ignorare»

Di Redazione |

La salute mentale e la prevenzione entrano a pieno titolo sanità pubblica siciliana: istituito il “Servizio di psicologia delle cure primarie”. L’ultimo passaggio è stato all’Ars, che ha approvato all’unanimità una norma frutto di un lavoro di sintesi trasversale fra varie forze politiche che negli anni, avevano presentato diversi disegni di legge.Secondo il testo votato è previsto l’inserimento di due professionisti per ciascuno dei 55 distretti sanitari dell’Isola, con uno stanziamento da parte della Regione – il più alto in Italia – di 7,4 milioni a partire dal 2024. Ma come funzionerà il servizio e cosa dovrà fare il cittadino per accedere gratuitamente alle prestazioni? Ne parliamo con Gaetana D’Agostino, presidente regionale dell’Ordine degli psicologi.Lo “psicologo di base” è realtà. I siciliani ne avevano davvero bisogno?«Certamente sì ed è per questo che consideriamo questo risultato una vittoria di civiltà e siamo lieti, come Ordine, di avere fornito un contribuito per ottenerla. Questa approvazione segna l’inizio di un’era in cui la tutela della salute mentale assume grande rilevanza in una chiave di libero accesso alle cure primarie. Il Servizio sanitario oggi offre già assistenza psicologica per i livelli secondari e per le patologie conclamate, ma non esisteva questo primo “filtro” e la prevenzione era affidata al privato con i relativi costi che chiaramente non tutti possono a permettersi. E invece ciascuno di noi ha diritto a ricevere un sostegno. Non dimentichiamoci gli anni della pandemia che hanno fatto emergere tante fragilità che non possono essere ignorate perché si rischiano conseguenze peggiori. Lo dimostrano i numeri delle richieste per ottenere il cosiddetto “bonus psicologico”: delle circa trecentomila richieste, dati Inps di settembre 2022, oltre ventimila sono arrivate dalla Sicilia».Adesso il cittadino che vorrà accedere a questo servizio, cosa dovrà fare?«Ancora si dovranno attendere la pubblicazione in Gazzetta ufficiale e i decreti attuativi per dare forma al servizio di psicologia delle cure primarie. Poi arriverà la fase di reclutamento del personale tramite bandi e avvisi pubblici che dovranno essere redatti secondo legge. E in questo senso mi auguro che le istituzioni coinvolte procedano speditamente così come è avvenuto con la spola tra le commissioni Bilancio e Salute. Chiariti questi aspetti, i siciliani potranno accedere gratuitamente al servizio, o con una contribuzione sotto forma di ticket, facendone richiesta al medico di base o tramite ospedali e aziende sanitarie locali, così come per le altre prestazioni specialistiche. Presi contatti con il professionista, al cittadino verrà attribuito un piano di cura che sarà redatto da psicologi e psicoterapeuti».Si parla tanto di prevenzione, ma cosa si può fare e con quali benefici?«L’istituzione del servizio di psicologia delle cure primarie rappresenta solo un primo passo per rispondere alla necessità sempre più evidente nella popolazione di occuparsi di salute psicologica. Questo tra l’altro a lungo termine potrà portare anche ad un risparmio per le casse del sistema sanitario e ridurre i tempi di presa in carico delle persone. Investire sulla prevenzione deve essere assolutamente una delle direttrici su cui deve muoversi la politica. Sono infatti numerosi gli ambiti in cui la figura dello psicologi viene richiesta e uno dei passaggi ulteriori su cui bisognerà lavorare è l’istituzione di un servizio di psicologia scolastica stabile e strutturale, non lasciato alla singola sensibilità dei dirigenti e alle poche risorse a disposizione degli istituti che hanno già tanti problemi».

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