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Acireale come “Mare Fuori”, il rap che dà voce ai ragazzi del penitenziario minorile

Si chiama “Amore Amaro”: è il progetto che coinvolge i ragazzi dell'Istituto acese

Di Redazione |

«L’amore per me, è una cosa bella», questa la frase d’apertura di “Amore Amaro”, pronunciata dalla prima di una serie di giovani voci: sono i ragazzi e le ragazze dell’Istituto Penitenziario Minorile di Acireale. Qui, come in altre 8 realtà italiane, due volte alla settimana si concretizza il Presidio Culturale Permanente – un progetto nazionale di Cco – acronimo di Crisi Come Opportunità – con i laboratori di musica rap.«Sono fragile e forte allo stesso tempo», declama una voce femminile, «L’amore ti fa cambiare», aggiunge una maschile. Tra le voci, anche qualche inciso più maturo, appartenente ai coordinatori dei laboratori, che hanno permesso la realizzazione del brano, dalla musicalità al videoclip.

Lo storytelling

Un progetto che inevitabilmente riporta alla mente parte dello storytelling di “Mare Fuori”, serie cult, “Amore Amaro” è un pezzo corale che corona la collaborazione dei formatori e di ragazzi e ragazze dell’Ipm nei laboratori del Presidio Culturale Permanente, che in Sicilia si articola tra Acireale e la coop sociale Prospettiva. Un mix che hanno dato vita a un contenuto carico di significato: Natalia, Alex, Ami, Serena, Ivan, Iglesias e tanti altri sono i protagonisti di quest’esplosione di emozione, in cui anche Kento e Lucariello – rapper senior, formatori e soci di Crisi Come Opportunità – hanno dato il proprio prezioso contributo.

Raccontare l’amore

«Abbiamo chiesto ai ragazzi di raccontare l’amore nel modo più genuino possibile, senza filtri, in uno dei nostri incontri. Riflettevamo su questo concetto a seguito di un brutto fatto di cronaca, lo stupro di gruppo a Caivano. Sono felice di quello che ne è venuto fuori: un messaggio puro, senza fronzoli e senza ombra di retorica», commenta Maurizio Musumeci, in arte “Dinastia”. Rapper e autore, ha scritto testi per J-Ax, Mr Rain e Marco Mengoni. Scopre Cco e il progetto nazionale di Presidio Culturale Permanente nel 2023, e da allora collabora con l’associazione in veste di coordinatore dei laboratori di rap negli Ipm di Catania. Con lui c’è “Zù Luciano”, al secolo Luciano Maugeri, cantante e autore siciliano, che racconta: «Quando abbiamo iniziato a lavorare sul brano, abbiamo chiesto ai ragazzi di scrivere un pensiero sull’amore, giusto due righe per descrivere il loro sentire. “L’amore è tutto” è quello che trovo sia il più significativo: semplice, ma allo stesso tempo con la forza di una valanga».

In Italia 380 ragazzi detenuti

Sono 380 i ragazzi e le ragazze detenuti negli Ipm d’Italia, il 2,7% del totale in carico ai servizi della giustizia minorile, secondi i dati di Antigone. È importante che ai giovani vengano forniti degli stimoli concreti per affrontare quello che vivono in serenità e per vedere il futuro pieno di opportunità.«La musica – spiega Lucariello – ha una grande capacità di sublimazione e quindi un valore terapeutico. Nel momento in cui una cosa viene raccontata è come guardarla dall’esterno: si riesce a giudicarla e capirla. Quando le emozioni e le esperienze più forti e negative rimangono inespresse, diventano bombe a orologeria destinate a esplodere». Secondo Kento, «la musica è un’arma estremamente positiva, che Cco e le istituzioni con cui collabora utilizzano per offrire opportunità nuove a ragazze e ragazzi che pensano di non averne più». Questo lo scopo profondo di Crisi Come Opportunità: ridare speranza a chi è inciampato, ricostruendosi e ritrovandosi ogni giorno, passo dopo passo.

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