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Depuratore Ias di Priolo, si insedia il tavolo tecnico per mettere in regola l’impianto che serve la zona industriale

Interventi finalizzati a salvaguardare sia l’ambiente e la salute pubblica sia la continuità produttiva del Polo siracusano

Di Redazione |

Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani ha insediato, alla Prefettura di Siracusa, il tavolo tecnico, con funzione consultiva, per l’attuazione degli interventi di adeguamento del depuratore consortile Ias di Priolo Gargallo. Ad accogliere il governatore il prefetto Raffaela Moscarella e il sindaco Francesco Italia.

«Oggi facciamo un ulteriore passo in avanti – ha sottolineato il presidente Schifani – verso la definitiva soluzione delle criticità che riguardano il depuratore consortile di Priolo. Una vicenda sulla quale l’attenzione del mio governo è sempre stata altissima, fin dall’insediamento, nella consapevolezza di dover intervenire urgentemente per salvaguardare, sia l’ambiente e la salute pubblica, sia la continuità produttiva del Polo siracusano, per il quale l’impianto è essenziale. Abbiamo lavorato di concerto con i ministri competenti, Urso e Pichetto Fratin, che ringrazio per il clima di fattiva collaborazione tra il governo regionale e quello centrale che ha consentito, anche in questa vicenda, di intervenire tempestivamente per rispondere alle esigenze dei siciliani. L’insediamento del tavolo tecnico e la nomina, nei giorni scorsi, del commissario Giovanna Picone – ha aggiunto Schifani – ci consentono adesso di avviare la realizzazione delle opere necessarie a mettere in regola questa infrastruttura che serve una delle realtà industriali più consistenti e più complesse dell’Isola. Continuerò a verificare personalmente l’andamento delle attività, facendo riunioni periodiche con il tavolo tecnico, ai cui componenti stamattina ho chiesto il massimo impegno».

L’organismo è previsto dal decreto congiunto dei ministri delle Imprese e dell’Ambiente di settembre 2023, che ha individuato il presidente Schifani quale coordinatore delle attività per adeguare il depuratore alle prescrizioni dell’autorizzazione integrata ambientale (Aia) rilasciata dal dipartimento regionale dell’Ambiente.

Con il decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri del 3 febbraio 2023 l’impianto di Priolo Gargallo è stato dichiarato di interesse strategico nazionale. Lo stesso Dpcm ha previsto che bisogna realizzare il «bilanciamento tra le esigenze di continuità dell’attività produttiva e di salvaguardia dell’occupazione e la tutela della sicurezza sul luogo di lavoro, della salute e dell’ambiente e degli altri eventuali beni giuridici lesi dagli illeciti commessi».

«Si inizierà da una ricognizione dello stato dell’arte. Da lì si partirà con un piano industriale e quindi cercheremo di riqualificare prima possibile questa zona nel rispetto delle normative vigenti della salute e dell’ambiente, ma soprattutto nel rendere sostenibile una realtà importantissima sia per l’indotto industriale che per l’indotto occupazionale», ha detto l’ing. Giovanna Picone, commissario per il depuratore.

Revamping

«La prima attività – ha aggiunto – sarà la verifica di chi adesso scaricherà all’interno di questo depuratore perché togliendo le quattro grandi aziende verranno liberati degli spazi che potranno essere destinati anche a delle realtà pubbliche. Poi bisognerà capire cosa fare per cercare di sfruttare al massimo quell’area e renderla produttiva con interventi che vadano nel rispetto dell’ambiente. Cercare di fare un revamping, un piano industriale più ampio».

In merito alla sospensione dell’Aia per l’impianto, il commissario ha puntualizzato: «Non è sospesa. C’è una diffida di un’Aia che dovrebbe essere revocata se non si ottempera ad alcune prescrizioni. Per assurdo forse è stato un bene perché si parla di una fotografia che non è più quella attuale. Dovremo decidere se l’impianto va sistemato o rifare un impianto ex novo. Sarebbe un peccato tenere un depuratore così grosso soltanto per due Comuni».

Rispondendo ad una domanda sulla legittimità costituzionale del decreto salva Ias del febbraio 2023 che inserisce l’impianto tra quelli di interesse strategico nazionale il presidente Schifani ha detto: «ci adegueremo al responso della Corte costituzionale. Noi siamo parte terza rispetto a questa vicenda. Ci adegueremo al dettato della sentenza, qualunque esso sarà ovviamente».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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