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Beppe Fiorello: «Scardino gli stereotipi sulla Sicilia accostata alla mafia»

L'attore ospite a “Da noi… a ruota libera” dove ha presentato il docu-film di Rai1 "I cacciatori del cielo" e il film "Stranizza d’amuri" che lo vede per la prima volta alla regia

Di Redazione |

«Con questo mio film racconto l’umanità e scardino gli stereotipi sulla Sicilia, accostata alla mafia». LO ha detto Giuseppe Fiorello, ospite a “Da noi… a ruota libera” dove ha presentato il docu-film di Rai1 “I cacciatori del cielo” e il film “Stranizza d’amuri” che lo vede per la prima volta alla regia.

«Tra recensioni e critiche meravigliose qualcuno si è chiesto cosa c’entrassi con i gay. Questa cosa mi ha fatto pensare. Perché, in realtà, con l’umanità siamo tutti al centro, c’entriamo tutti con tutti, perché siamo esseri umani. Questa cosa mi ha colpito: non voglio essere specialista di qualcosa, ho sempre raccontato storie di cuore, di pancia. E, inoltre, ho raccontato anche la nascita di Arcigay, il movimento più grande per i diritti degli omosessuali, qualche mese dopo il delitto di Giarre, in Sicilia, la mia terra spesso accostata a quello stereotipo orribile che è la mafia».

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