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Akragas, il “partitazo” che può valere la salvezza

Segna Litteri e i biancazzurri battono il Casalnuovo

Di Fabio Russello |

Un “partitazo” vero e non solo perché regala all’Akragas una vittoria forse decisiva per la salvezza ma anche perché stavolta i biancazzurri – alla migliore prestazione all’Esseneto di quest’anno – l’hanno interpretata con garra e coraggio per tutti i 90 minuti. Mai pause, sempre concentrati e rischi “normali” tenuto conto che l’avversario era il Casalnuovo, quarta forza del campionato. Una partita della svolta e forse non è un caso che sia stato Litteri il match winner con il tap in che al quarto d’ora del primo tempo ha permesso di segnare il gol alla fine decisivo.

L’inedito 4 – 2 – 3 – 1

Akragas con un quasi inedito 4 2 3 1 con Litteri davanti a fare a sportellate e Di Mauro Gonzalez e Puglisi alle spalle. Garufo e Sanseverino in mezzo al campo e Rechichi con Cipolla centrali, Mannina e Scozzari esterni bassi. Raffaele Esposito, il tecnico ospite, in parte ci mette del suo: l’Akragas gioca bene ma lui sceglie di attaccare con fraseggi che sul terreno infame dell’Esseneto sono sempre un terno al lotto. Qui, palla a terra, non si può giocare. Alla fine lo capisce e in apertura di secondo tempo prova con lo spilungone Vivacqua al centro dell’attacco. Il risultato è che con Cipolla lui vede pochissimo la porta e la sua squadra diventa pericolosa solo col forcing finale quando ha poco da perdere con l’Akragas che spreca un paio di contropiede che avrebbero permesso di raddoppiare.

Match intenso e giocato con coraggio

Il tecnico dell’Akragas Marco Coppa corregge in corsa quando è necessario, senza mai rinunciare a fare la partita: esce ad esempio Litteri stremato ed entra Marrale, e a un certo punto in campo ci sono sia Casadidio che Di Mauro che Marrale. Trazione super anteriore senza mai sbilanciarsi. I biancazzurri avevano anche raddoppiato al quarto d’ora della ripresa: angolo dalla destra della porta del Casalnuovo sponda di Cipolla e tap in di Casadidio. Per l’arbitro però il capitano biancazzurro ha commesso fallo. Alla fine si soffre, ma è normale, ma c’è San Sorrentino che salva due volte il risultato. Del resto il pareggio sarebbe stato beffardo e forse San Gerlando, che è un santo vero e che è anche il Patrono di Agrigento, da lassù non ha voluto deludere i suoi concittadini che proprio oggi lo hanno festeggiato.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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