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Caso Catania, il presidente Figc Tavecchio

Caso Catania, il presidente Figc Tavecchio «Ribrezzo dopo avere letto intercettazioni»

E il 10 luglio Palazzi farà il punto sull’inchiesta sportiva

Di Redazione |

«Quando ho ascoltato le intercettazioni dell’inchiesta di Catania ho provato ribrezzo e costernazione per la leggerezza, come fossero cose normali». È l’amaro commento del presidente della Figc, Carlo Tavecchio, in merito al recente caso Catania che ha visto diversi arresti tra cui il presidente degli etnei, Antonino Pulvirenti. «Si tratta di soggetti che si ripetono in varie situazioni – spiega il numero uno federale – gira e rigira gli uomini sono molto simili. Perchè questi personaggi si possono muovere ancora impunemente nel sistema? Perché oggi non si ha un casellario sportivo per poter intervenire». «Chiederemo – ha concluso dopo il consiglio federale odierno – provvedimenti di sospensione, già da adesso, di soggetti implicati in situazioni che riguardano gli illeciti sotto l’aspetto patrimoniale, anche per casi come quello del Parma. Non è corretto che chiunque produca danno fallimentare a un’azienda possa farne altri a un’altra azienda. Quindi chiederemo provvedimenti cautelativi». Tavecchio ha poi anticipato che entro il 10 luglio si terrà una nuova conferenza stampa del pm federale, Stefano Palazzi, per fare il punto con sull’inchiesta sportiva dopo aver ricevuto gli atti dalla magistratura.

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