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serie C

Catania ad Avellino in cerca di identità per scendere dall’altalena

Rossazzurri senza Chiricò, Lucarelli opta per il 3 5 2?

Di Giovanni Finocchiaro |

La pericolosa altalena di risultati impone una nuova rincorsa. E, come nel film “Ricomincio da capo” interpretato nel 1993 da Bill Murray, il Catania sembra vivere lo stesso incubo mille volte. Scene già viste: una sconfitta o una mancata vittoria come quella con il Monterosi e la squadra deve recuperare terreno, fiducia, credito, punti.

Ad Avellino sfida dura

Ad Avellino (via alle 18,30) il compito non sarà semplice e non soltanto perchè gli irpini, quarti in classifica al pari del Taranto, esprimono un calcio ben più efficace del Monterosi, ma perchè i rossazzurri arrivano all’appuntamento senza una vera identità, con qualche giocatore affaticato al di là delle assenze di Rapisarda, Quaini e Di Carmine. Preoccupa la sterilità in attacco, preoccupa anche un gioco che non è fluido abbastanza da sperare in una condotta garibaldina.Poi, ci sono le eccezioni, come la prestazione casalinga che è valsa il successo sulla capolista Juve Stabia, il grande cuore che è servito, anche quello, a eliminare il Rimini in Coppa Italia. Ma sono episodi in un certo qual modo isolati. Ecco.

La preoccupazione innegabile

Innegabile è la preoccupazione di una città che, spesso, vive di umori legati ai risultati della squadra di calcio. La rabbia per un percorso a ostacoli è giustificabile al pari dei timori che affiorano ogni qual volta il gioco latita. Prendiamo, per l’ultima volta, l’esempio di Catania-Monterosi. Quando un allenatore schiera Cianci punta avanzata (e col Rimini aveva disputato una decina di minuti niente male secondo il giudizio unanime della gente), Sturaro sottopunta, Cicerelli e Chiricò trequartisti, con la copertura di Zammarini e Welbeck, cosa c’era da criticare a proposito delle scelte dell’allenatore? Tutti hanno responsabilità se non si batte il Monterosi, per carità. Non vuole essere una difesa d’ufficio nei confronti di Lucarelli. Ma di fronte a una mediana e a un attacco del genere quale appunto si può muovere? Poi se il gioco continua a non funzionare, se non si tira in porta prima dell’80’ è chiaro che il problema sta nella testa di ognuno dei protagonisti.

I convocati da Lucarelli

Ieri Lucarelli ha convocato 21 calciatori. Alle assenze previste di Rapisarda, Quaini e Di Carmine si aggiunge la defezione di Chiricò che accusa una fascite plantare in fase acuta. Possibile il 4-2-3-1 con Peralta al posto di Chiricò, ancora Sturaro dietro Cianci. In caso di cambio di modulo, potrebbero giocare insieme Costantino e Cianci, ma sarebbe un 3-5-2 con Sturaro più indietro rispetto all’ ultima gara (accanto a lui Welbeck e Zammarini), con Bouah e Cicerelli larghi, con Castellini, Kontek e uno tra Monaco e Curado centrali.

Ad Avellino non è routine

Avellino non sarà una sfida che passerà come routine. Lo sanno, i calciatori. E lo sanno una volta di più dopo la magra figura di domenica. Dunque se hanno avuto il tempo di ragionare e allenarsi un paio di volte, dimostrino di poter cancellare l’ultima gara. Si giocherà senza pubblico visto che la gara è stata vietata ai sostenitori etnei. Sestarete, allora, trasmetterà in diretta e in chiaro la gara. Telecolor, con tutti gli sforzi della redazione che si ripetono puntualmente da anni e anni, sarà presente per tutta la durata della gara con collegamenti a partire dalle 18 e con un post partita ricco di commenti e con le interviste ai protagonisti.

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