GIARRE – Nicola Dolce, 56 anni, gioca e segna ancora. E lo fa sulla punizione dal limite, la specialità che lo rese celebre ai tempi del Giarre di Morana e di Piero Cucchi che fu promosso in C2 e tra i professionisti brillò. Erano gli anni ruggenti per i gialloblù della gestione Guglielmino, il gioielliere che portò allo stadio tutta la città, facendo della squadra di calcio un vanto apprezzato su scala nazionale. Erano gli Anni Ottanta e Dolce era il “10” di un Giarre che giocava bene a pallone e vinceva contro chiunque.

Oggi Dolce, che mai ha smesso di allenarsi, è tornato in zona, accettando la proposta della Giovanile Mascali in Seconda Categoria. Contro il Riposto ha segnato uno dei gol della vittoria (2-1) riproponendo il suo pezzo forte, la punizione dai 20 metri.

Di giorno lavora duramente come muratore, nel pomeriggio nonostante la stanchezza si allena almeno per un paio d’ore. Ieri i compagni e i tifosi lo hanno giustamente festeggiato a lungo e lui, Nicola, schivo, quasi timido, ha soltanto promesso altri gol: «Spero di giocare fino a 60 anni perchè mi diverto da matti».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA