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Karate: ‘La forza e il controllo’,Busà racconta le sue paure

L'oro olimpico dal bullismo subito al successo sportivo

Di Redazione |

ROMA, 12 SET – Lo chiamavano ‘arancino con i piedi’, quando pesava più di 90 kg, da adolescente. Luigi Busà, karateka oro olimpico nel kumitè a Tokyo 2020, da ragazzo ha subito il bullismo, ma ha saputo superare i suoi problemi fino a diventare un campione. Nel suo libro ‘La forza e il controllo – Lezioni di vita sul tatami’ edito da Longanesi e presentato oggi al salone d’onore del Coni, il campione siciliano si è “messo a nudo”, per usare le sue parole: “Parlo delle tante difficoltà che ho passato. Molti sono convinti che il campione sia sempre forte, ma spesso il numero uno ha molte più paure degli altri – spiega Luigi – Mi piacerebbe che questo libro fosse d’ispirazione per i giovani in cerca di un obiettivo”. Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, aggiunge: “Gli avevo messo molta pressione addosso prima di Tokyo, ma ero sicuro della sua medaglia. Con Luigi ho un rapporto particolare, è impossibile non volergli bene, lo sport italiano deve essergli riconoscente”. Molto importante nel libro è la figura di Claudio Guazzaroni, l’amato maestro di Busà morto l’anno scorso: “Claudio era un uomo sincero e onesto, è stato fondamentale per il mio oro. Per me è come se non fosse mai andato via, era un guerriero”. All’evento era presente anche il segretario generale della Fijlkam, Massimiliano Benucci, che conosce Luigi da quando era ragazzo e ha assistito nel corso degli anni alla sua crescita: “Il titolo del libro testimonia benissimo cosa è Gigi: forza e controllo, una forza delle natura che sa gestire la sua esuberanza. E’ un persona vera e sincera”.

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