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Dalla bici agli alert anti tsunami: Vincenzo Nibali testimonial di un progetto tutto siciliano

Il progetto Idmar l’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn), del Cnr e dell'Ingv

Di Redazione |

Il mare ci parla, da sempre. Con il progetto “Idmar” (Infrastruttura distribuita Marina), tutto siciliano e unico nel suo genere in Europa, riesce a farlo anche dalle profondità più inaccessibili. “Testimonial” del progetto è Vincenzo Nibali, il campione di ciclismo noto come lo “squalo di Messina”. Cosa è “Idmar”? Non si tratta solo di conoscere e studiare le condizioni del mare e dei fondali marini dal punto di vista geofisico, vulcanologico e della biologia marina, ma anche, attraverso l’integrazione con un sistema di monitoraggio comunque già operativo insieme alla protezione civile, riuscire a rilasciare informazioni sempre più sensibili, ad esempio, in merito a rilevazioni d’onde d’urto di terremoti, o di tsunami, per generare ancora più tempestivamente gli opportuni “alert”.

Deus ex machina di “Idmar” sono l’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn), Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) e Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv).

Fondamentale il supporto della Regione che ha inserito “Idmar” nelle iniziative finanziate con i fondi del Po-Fesr. “Idmar” per ora “copre” la costa orientale dell’isola – a Portopalo di Capopassero (Siracusa), dove a circa 100 km dalla costa e a 3mila e 500 metri di profondità, si trova il più grande telescopio sottomarino mai realizzato in grado di monitorare un’area fino a 100 km, mentre a Catania è presente un sito di integrazione con strumentazioni poste a 20 Km dal porto e a 2mila metri di profondità – ma altri poli principali si trovano a Milazzo, Capo Granitola (Trapani) e Palermo, osservatori fisici mobili sono presenti alle Isole Eolie ed Agrigento.

Tutto spiegato in un “docu-film” che vede come testimonial proprio il campione di ciclismo Vincenzo Nibali e la cui realizzazione è stata promossa nell’ambito di “Alé Europe” (prodotto da “Red Carpet” sulla piattaforma streaming Chili) a rendere tutto più chiaro al grande pubblico. Non dovrà più sembrare strano «che sia la Sicilia ora ad attrarre ogni anno ricercatori da tutta Italia ed Europa, che qui trovano un’opportunità sicura – ha sottolineato Giacomo Cuttone, referente scientifico del progetto “Idmar” – a Portopalo, dove con il Pnrr abbiamo ottenuto ulteriori 67 milioni di euro per il telescopio sottomarino, studiamo i neutrini ad altissima energia, pochi e sfuggenti da rilevare, per capire come si sta evolvendo l’universo, ma anche le profondità del mare dove si incontrano la grande faglia nordafricana e quella sud europea che hanno generato i grandi vulcani, Etna, Stromboli e Vulcano, o da dove sono iniziati i grandi terremoti. È un osservatorio unico in Europa e nel Mediterraneo».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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