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Comune di Agrigento, “bocciati” i dirigenti

Di Gioacchino Schicchi |

Agrigento – I dirigenti del Comune di Agrigento sono stati “bocciati” dal Nucleo di Valutazione dell’Ente.

La notizia è scivolata un po’ a sorpresa durante un incontro svoltosi due giorni fa tra i capigruppo del Consiglio comunale, l’assessore al Bilancio Giovanni Amico, il dirigente finanziario e il segretario generale. Confronto non incentrato su questo tema, va chiarito subito. Durante la riunione sarebbe stato proprio il segretario ad anticipare che i dirigenti dell’Ente non riceveranno l’indennità di risultato per il 2014 e che invece avrebbero raggiunto con i risultati minimi per l’anno 2015. Questo significa che starà adesso alla Giunta decidere, almeno nel secondo caso, se ai dirigenti potrà essere comunque riconosciuto l’incentivo – ovviamente al minimo – oppure no.

Ma di quanti soldi stiamo parlando? Il bonus corrisponde al 15% dell’indennità di posizione di ogni dirigente, la quale dipende a sua volta da anzianità, incarichi e responsabilità. Nell’estate scorsa era stato erogato l’ultimo contributo oggi noto, ovvero quello per l’anno 2013: in totale 31.063,96 euro. La stragrande maggioranza dei dirigenti non avevano ricevuto il massimo punteggio da parte dei nucleo di valutazione, in alcuni casi anzi ricevendo poco più della metà dell’indennità di risultato massima prevista.

Il tutto in una controtendenza rilevante rispetto al passato: se guardiamo ad esempio alle liquidazioni del 2011, in quel caso i dirigenti ottennero tutti risultati tra il 82 e il 94 per cento. Un range alto rispetto all’attuale, anche se nell’ultima delibera di liquidazione non sono state inserite le percentuali di risultato raggiunto e quindi non è possibile avere un raffronto esatto.

La domanda però sorge legittima: i dirigenti sono improvvisamente diventati improduttivi? Probabilmente no, anche considerato che è per loro aumentato il lavoro da svolgere: non si dimenticherà, ad esempio, la circolare proprio del segretario generale che non più di un anno fa stabiliva che i dirigenti dovessero rimanere al Comune fino a sera tutti i giorni, dato che vi era la necessità a volte di convocare riunioni improvvise e non previste.

In realtà c’è anche da raccontare una storia fatta di sussurri. Ovvero una vera e propria guerra intestina tra parte dei dirigenti comunali e il segretario generale Rizzo. Scontri lavorativi, è ovvio, ma non per questo meno cruenti e, soprattutto, forieri di possibili ricadute tra le mura di palazzo San Domenico. Scontro che potrebbe aver anche interessato il recente provvedimento di rimodulazione del sistema dei controlli interni, che arriverà in Consiglio comunale la prossima settimana.

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