Gela (Caltanissetta) –  Cosa è accaduto domenica mattina all’interno dell’appartamento di via Bombelli, nel quartiere Margi, dove è stata trovata agonizzante Rosanna Sauna? Cosa ha procurato la morte della donna di 37 anni, madre di due figli?

Sono queste le due domande ai quali i carabinieri stanno cercando di dare una risposta, subito dopo essere intervenuti sul luogo del ritrovamento della donna priva di vita e aver effettuato il sopralluogo. A scoprire all’interno dell’abitazione il cadavere di Rosanna Sauna è stato il marito, Graziano Almerini, dipendente della raffineria: la giovane donna era riversa a terra e privi di sensi. Minuti concitati per l’uomo che ha cercato di aiutare la consorte e nello stesso tempo ha telefonato al “118” per chiedere l’intervento di un’ambulanza con gli operatori di soccorso.

Se alla prima domanda – relativa a quanto accaduto all’interno dell’appartamento – per il momento non c’è risposta, alla seconda – relativa alle cause della morte – qualche indicazione potrebbe arrivare dall’autopsia disposta sul corpo della vittima. Nel frattempo, per ulteriori accertamenti che verranno effettuati nel prosieguo, sono stati apposti i sigilli all’abitazione dove Rosanna Sauna è stata soccorsa per poi morire in ospedale.

L’esame autoptico è un atto dovuto per il trauma violento che ha procurato la morte di Rosanna Sauna. All’interno dell’appartamento i carabinieri hanno rilevato delle macchioline di sangue, distanti da dove Rosanna Sauna era stata trovata. Le prime conclusioni hanno portato alla tesi di un incidente domestico di cui Rosanna Sauna è rimasta vittima. E al riguardo si attendono gli esiti dell’autopsia.

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