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Catania, simula agguato a colpi di pistola per “coprire” i suoi amici

Di Redazione |

Insieme ad alcuni amici stava pulendo una pistola, ma un colpo partito accidentalmente lo aveva ferito ad una gamba. Giunto al pronto soccorso però aveva raccontato che qualcuno gli aveva sparato mentre era per strada. Ma la ricostruzione non aveva convinto la Polizia che, con il coordinamento della Procura, ha effettuato indagini più approfondite che hanno fatto emergere la verità.

LE FOTO DEGLI ARRESTATI

E così la Squadra Mobile di Catania, su ordine del gip del Tribunale etneo che ha accolto la richiesta della Procura catanese, ha arrestato Alfio Sorrentino di 32 anni (pregiudicato e detenuto per altra causa), Francesco Gambino di 23 anni, pregiudicato e Damiano Guzzardi, anche lui di 23 anni e anche lui pregiudicato. Tutti sono accusati di porto illegale di armi comuni da sparo. Sorrentino anche di evasione. I fatti risalgono allo scorso 10 settembre quando al pronto soccorso del “Vittorio Emanuele”, era Francesco Gambino con delle ferite da arma da fuoco e fratture alla mano sinistra.

Subito avviate le indagini i poliziotti della Squadra Mobile hanno sentito l’uomo che aveva subito raccontato di essere rimasto ferito da un colpo di arma da fuoco mentre si trovava a piedi nel rione di San Giorgio. Sul luogo indicato dalla vittima però gli investigatori non trovarono alcuna traccia. Alla fine la verità secondo i poliziotti è un’altra: Gambino aveva reso dichiarazioni mendaci perché in realtà si era ferito mentre insieme a Sorrentino e Guzzardi stava pulendo un’arma da fuoco. Sorrentino all’epoca dei fatti era pure agli arresti domiciliari, e risponde dunque anche di evasione.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA