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Il caso SeeSicily scuote la politica, M5S all’attacco: «Schifani tolga il turismo dalle mani di Fratelli d’Italia»

Chiesto un dibattito parlamentare sul buco da oltre 10 milioni

Di Redazione |

L’inchiesta de La Sicilia sul caso Seesicily scuote il Parlamento siciliano. All’attacco va il M5S che già aveva sollevato politicamente il casoi.

«Ora che sul caso ‘See Sicily’ il buco di oltre 10 milioni è certificato, nero su bianco, nelle carte inviate alla Commissione Europea dall’Autorità di Audit della Regione, non ci sono più dubbi: sulla vicenda, che abbiamo denunciato anche in conferenza stampa e per la quale abbiamo fatto un esposto alla Corte dei conti, avevamo ragione da vendere. Ora basta ostruzionismi, Galvagno convochi la seduta d’aula dedicata all’argomento che gli chiediamo da oltre un anno senza ottenere risposta. E lo faccia con celeritá, dato che gli spazi ci sono e sono pure abbondanti, visto il calendario dell’Ars è stato praticamente svuotato dalle imminenti elezioni europee» ha detto il capogruppo del M5S all’Ars Antonio De Luca.

«È indispensabile – dice Antonio De Luca – un confronto che non sia solo sui giornali, ma davanti a tutta la deputazione regionale e ai cittadini, che devono poter ascoltare l’assessore Amata e Schifani, a cui abbiamo tante cose da chiedere. È una battaglia che va oltre al caso specifico, ma che investe il corretto uso dei fondi europei e nazionali, che devono essere spesi tutti e bene, cosa che spesso il governo Musumeci non ha fatto. Fratelli d’Italia ha ampiamente dimostrato di sapere fare solo disastri, Schifani ne prenda atto e tolga il giocattolo-turismo dalle loro mani».

Sul caso interviene anche il presidente Cinquestelle della commissione Ue dell’Ars Luigi Sunseri che si è occupato della vicenda ‘See Sicily’ sin dalle prima battute: «Seguiremo – dice – con molta attenzione la decisione finale della Commissione europea sul caso. Dal canto mio garantisco che la commissione che presiedo vigilerà affinché le spese future dei fondi europei siano fatte in maniera corretta e oculata nell’interesse dei siciliani e delle imprese dell’isola e non come in questo caso, finendo per creare possibili danni al bilancio della nostra Regione. Ora infatti c’è da capire quale sarà l’impatto dell’operazione sui nostri conti e dove saranno reperiti i fondi per coprire gli impegni assunti cui non si potrà fare fronte con le risorse europee».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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