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Lo chef tristellato Heinz Beck apre a Taormina

Di Redazione |

Sbarca in Sicilia lo chef “tristellato” Heinz Beck, che conferma la sua presenza al ristorante St. Georg, al The Ashbee hotel di Taormina.

Nell’isola c’è una parte importante della sua vita: 17 anni di matrimonio con la palermitana Teresa, e anche il sogno di «trascorrere qui gli ultimi anni» della sua vita, perché è una terra «diverse dalle altre: ha una luce che illumina e riscalda il cuore» come nessun’altro posto.

In cucina si affida allo chef campano Giovanni Solofra, da 12 anni con lui. «La cucina – è la linea ispiratrice di Beck – deve essere salutare. E noi dobbiamo riconoscersi in quello che mangiamo. Per questo noi scegliamo soltanto prodotti stagionali del territorio».

Conferma che in una cucina stellata «la democrazia esiste fino alle 19, dopo c’è quella “guidata”», da una sola persona: lui. Perché «sono fondamentali organizzazione, pulizia e che il cibo esca tutto uguale», non sono ammessi i «può passare». Però riconosce «l’importanza di avere una grande organizzazione alle spalle».

E la sua è soprattutto la moglie Teresa: è lei che cucina a casa. «Mi permette di tagliare soltanto le verdure – dice sorridendo – ma sono bravo a farlo…». La consorte nel 2006 l’ha costretto a pagare pegno: chi avrebbe perso in Germania-Italia ai Mondiali di calcio avrebbe cucinato per l’altro un piatto scelto dal “rivale”.

«E’ toccato a me – aggiunge -: durante la finale Italia-Francia lei ha inviato le sue amiche e io ho preparato per loro due piatti palermitani: anellini al forno e le arancine… da allora mangia soltanto quelle che faccio io…».

Il piacere, la “goduria” e il relax sono le sue linee guida in cucina anche in Sicilia: piatti ricchi di territorio, come la “fontana di pomodoro”, una tela da “strappare” che “nasconde” una delicata e croccante tartare di tonno rosso, oppure i tagliolini con ‘tenerumì e scampi, i bottoncini con ripieno di maialino dei Nebrodi con formaggio ragusano, e il fantastico “caffelatte”, un dolce leggere e gustoso che riporta all’infanzia. Vini del territorio, ovviamente, con una preferenza per l’Etna. La cucina è realtà e non è Masterchef, «dove vincono i tempi incalzati della televisione, ma che ha fatto conoscere l’alta cucina agli italiani». La cucina è rigore. «A proposito – scherza – ma c’era quello fischiato al Real Madrid ieri sera contro la Juventus?». Non si sa.

Certo c’è nella sua cucina che aprirà nuovi spazi. Dopo la Sicilia ci sarà, il 16 aprile, Londra, e poi Milano. Ma il suo cuore batte in Trinacria e per il The Ashbee Hotel, che guarda il golfo di Taormina e anche la costa sud della Calabria, in un’oasi inaspettata di pace: «Qui c’è il sole che illumina e riscalda il cuore», dice il tedesco chef Beck.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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