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Vento, la Sicilia si lecca le ferite. Musumeci: «Colpo di grazia ad aziende agricole»

Di Redazione |

CATANIA – Il giorno dopo si fa la conta dei danni. Il forte vento che ha spazzato la Sicilia nel weekend ha divelto alberi, fatto cadere cornicioni, scoperchiato case come a Butera e a Caltagirone, creato disagi enormi nei collegamenti aerei e marittimi ma soprattutto ha distrutto totalmente il lavoro degli agricoltori della fascia trasformata del Siracusano e del Ragusano. Centinaia di serre sono state abbattute dalle raffiche e il raccolto rovinato.

Oggi è stata disposta dal presidente della Regione Nello Musumeci una “dettagliata relazione da parte dei competenti ispettorati per delimitare le aree colpite e chiedere le provvidenze previste per le calamità. Dopo il danno la beffa – ha dichiarato Musumeci – Le forti raffiche di vento delle ultime ore hanno assestato il colpo fatale alle aziende agricole del Sud est siciliano, già in ginocchio per la spietata concorrenza straniera che ha lasciato invenduta gran parte della produzione orticola. Parecchie serre sono state spazzate vie, molte altre hanno subito danni gravi”.

Il vento da oggi è in attenuazione, ma il nuovo vortice di bassa pressione che si è avvicinato dalla Tunisia portando anche sabbia africana – come sottolineano gli esperti di 3Bmeteo – apporterà «nuvolosità diffuse e precipitazioni anche significative».

I fenomeni più deboli, riguarderanno la fascia ionica, specie Messinese e Catanese; mentre rovesci più intensi, anche a carattere temporalesco, sebbene di breve durata potranno interessare i settori occidentali (Trapanese, Sicani e Palermitano), per poi estendersi verso Est, interessando Nebrodi, Ennese e Messinese tirrenico nel corso del pomeriggio.

Da lunedì l’area di bassa pressione si allontanerà rapidamente verso la Grecia. L’aria relativamente fredda che la seguirà potrà apportare ancora qualche fenomeno di instabilità atmosferica. Sono attesi in effetti locali rovesci nelle ore pomeridiane, sebbene stavolta limitati ai rilievi interni.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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