Notizie Locali


SEZIONI
Catania 15°

Enna

Rogo in municipio a Gagliano, una pistola durante la lite?

Di Giulia Martorana |

Gagliano (Enna) –  Sono ancora piantonati al reparto grandi ustioni del Cannizzaro di Catania, dove sono ricoverati in prognosi riservata, di Salvo Giuliano, 39 anni e di Andrea Riolo, 25 anni allevatore pregiudicato, che sono ritenuti responsabili dell’attentato incendiario al municipio di Gagliano. Prende corpo il movente della volontà di distruggere i filmati custoditi nella memoria del server del Comune, perché le telecamere avrebbero ripreso una lite avuta da Giuliano, che è figlio di un dipendente comunale, circa una settimana fa. Secondo voci che al momento non sono confermate durante la discussione sarebbe stata estratta un’arma, forse una pistola, ma il dato non troverebbe al momento conferma. A seguito della lite a carico di Giuliano, che è incensurato e che detiene regolarmente alcune armi, è stato disposto un provvedimento amministrativo di sequestro delle armi possedute, ma si tratta di un provvedimento che ordinariamente viene disposto in casi analoghi. Intanto le indagini svolte dai carabinieri della Compagnia di Nicosia, che in meno di 12 ore dal devastante incendio negli uffici comunali, hanno individuato e arrestato i responsabili, proseguono. Gli inquirenti stanno verificando la possibilità che i due abbiano avuto uno o più complici che potrebbero avere fornito supporto materiale e logistico.

Intanto è stato chiarito che i due, rimasti gravemente ustionati per l’esplosione del materiale infiammabile con il quale hanno distrutto il sistema informatico comunale, hanno fermato un conoscente di passaggio, chiedendogli di accompagnarli in ospedale. All’uomo, che è totalmente estraneo alla vicenda, hanno raccontato di avere avuto un incidente e gli hanno chiesto di accompagnarli al pronto soccorso del Cannizzaro. Adesso si attende l’udienza di convalida dell’arresto, che deve essere fissata entro martedì, ma spetterà ai medici stabilire se gli indagati sono in condizione di sostenere un interrogatorio, anche perché attualmente si trovano nelle camere sterili del reparto specialistico, dove non è ammesso personale straneo a quello sanitario, per l’alto rischio di infezioni caratteristico delle ustioni. Intanto nei prossimi giorni si avrà un quadro chiaro dei danni causati dall’incendio all’archivio informatico del Comune, che contiene tutti gli atti anagrafici, le delibere, le determine il protocollo, l’albo pretorio. Si tratta di documenti importanti che in parte si spera di recuperare dalla memoria remota nella quale alcuni vengono comunque automaticamente archiviati, ma spetterà ai tecnici della società che gestisce il sistema effettuare la ricognizione dei dati salvati in remoto e la valutazione di quelli che possono essere recuperati.

COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

Di più su questi argomenti: