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Mafia, sequestrato mezzo milione a presunto boss di San Giuseppe Jato

Di Fabio Russello |

I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Monreale hanno eseguito un decreto di sequestro dei beni, emesso dal Tribunale di Palermo nei confronti di Salvatore Mulè, 40 anni, di San Giuseppe Jato. L’uomo, inteso come “u sicarro”, è stato già coinvolto nella operazione antimafia Perseo, ma nel processo è stato assolto sia in primo che in secondo grado dall’accusa di associazione mafiosa a causa della dichiarazione di inutilizzabilità da parte della Cassazione di alcune intercettazioni per meri vizi formali. Mulè è stato arrestato anche l’8 aprile 2013 bel blitz Nuovo Testamento perché ritenuto dalla Dda di Palermo il reggente del mandamento mafioso di San Giuseppe Jato. Mulè secondo la Procura di Palermo è ritenuto responsabile di associazione mafiosa, estorsioni, furti di bestiame, produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti ed è stato condannato a 18 anni nel maggio del 2015 dal Gup del Tribunale di Palermo. Oggi si trova anche detenuto al regime del 41 bis.

Sulla base di un processo indiziario presunto da quelle investigazioni, nonché sulla base della sproporzione tra i redditi dichiarati ed il patrimonio immobiliare posseduto da Mulè, il Tribunale di Palermo – Sezione Misure di Prevenzione – ha disposto il sequestro dei beni riconducibili a lui ma anche alla moglie ed al figlio consistenti in un villino, un magazzino ed un appezzamento di terreno siti a San Cipirello, un’azienda individuale operante nel settore zootecnico, otto rapporti bancari e finanziari, cinque autovetture per un valore complessivo di circa mezzo milione di euro.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA