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«Pressioni per assunzione in una casa famiglia» Bertorotta (M5S) indagata: ritiro la candidatura

Di Mario Barresi |

Dopo aver ricevuto, ieri mattina, un avviso di garanzia per «delle pressioni che avrei esercitato per un’assunzione presso una casa famiglia dove ho fatto un’ispezione» si ritira dalla candidatura a Palazzo Madama la senatrice catanese, Ornella Bertorotta del Movimento 5stelle.

In un post su Facebook, a tarda sera, è proprio la candidata a rivelare l’indagine a suo carico «per una questione riguardante il 2015», rispetto alla quale si dice «totalmente estranea ai fatti». Potrebbe essere ipotizzabile che il contesto dell’inchiesta – anche non è dato sapere quale Procura sia impegnata – rientri nell’ambito di uno dei ruoli istituzionali rivestiti da Bartorotta, che in Parlamento è componente, fra le altre, della commissione speciale per l’Infanzia e l’adolescenza. Abuso d’ufficio e concussione le ipotesi di reato che – codice penale alla mano – potrebbero configurarsi per la parlamentare pentastellata rispetto ai pochi particolari diffusi nel suo sfogo web.

«Mai nella mia vita avrei pensato di trovarmi in una situazione del genere ma ho fiducia nella magistratura. Sono convinta che la Legge sia uguale per tutti, anche per me», dice la grillina catanese, ricevendo la solidarietà di decine di “amici” sui social, molti dei quali attivisti del M5S.

E dunque la scelta, amara e irrevocabile: «Ho ritirato oggi la mia candidatura al Senato della Repubblica per tutelare il movimento 5 stelle e per avere la serenità di difendermi qualora venissi rinviata a giudizio». 

Bertorotta, comunque, dalle recenti Parlamentarie era stata tutt’altro che premiata. Soltanto quarta, nel plurinominale proporzionale “Sicilia 2”: davanti a lei altri due uscenti catanesi, Mario Giarrusso e Nunzia Catalfo, oltre a un agguerrito terzo incomodo, Cristiano Anastasi. Vista l’evidente difficoltà (al massimo due i grillini potenziali eletti nel listino “blindato”) fra i vertici regionali del M5S negli ultimi giorni s’era diffusa la strategia di candidare Bertorotta anche in un collegio uninominale, per darle anche una seconda chance di ritornare in Parlamento. O magari di schierare Catalfo per provare a liberare comunque un posto.

Ma la diretta interessata, ieri sera, ha tolto il M5S dall’imbarazzo: «Noi del movimento 5 Stelle siamo chiamati a dare sempre l’esempio e sono onorata di avere la possibilità di farlo anche questa volta dimettendomi da candidata. Resterò sempre un’attivista e un’innamorata del progetto di democrazia che vedrà il 4 Marzo tanti amici andare al Governo di questo Paese». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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