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Catania: donna uccisa a coltellate nella sua casa, tra i sospettati un minorenne

La vittima aveva 32 anni. Il delitto nella zona del Castello Ursino

Di Redazione |

Una donna di 32 anni, Valentina Giunta, è stata uccisa nella sua abitazione nella zona del Castello Ursino a Catania. Secondo quanto si è appreso è stata ferita mortalmente con diversi colpi di arma da taglio. La donna è stata trovata dagli agenti a terra nella stanza da letto con ferite di arma da taglio in più parti del corpo, in particolare sul collo e sulla schiena. Sul posto è intervenuto personale medico del 118, ma la donna, madre di due figli maschi, è deceduta poco dopo.  Nell’omicidio potrebbe essere coinvolta una persona non maggiorenne: nell’inchiesta è infatti coinvolta anche la Procura per i minorenni. 

Il delitto è avvenuto in un appartamento di via Salvatore Di Giacomo, nel quartiere San Cristoforo. Una donna aveva chiamato il 112, numero unico per le emergenze, segnalando rumori sospetti provenire da quell’abitazione. Quando i poliziotti sono arrivati sul posto, hanno sfondato la porta e all’interno, in una stanza, hanno trovato il corpo della 32enne privo di vita e in una pozza di sangue e con segni di ferite da taglio.

Le indagini sono coordinate dalla Procura di Catania, guidata da Carmelo Zuccaro. La donna era separata da un po’ di tempo e viveva in quella casa con i due figli, i quali per fortuna ieri notte non c’erano perché pare fossero dai nonni.

 Accertamenti della squadra mobile, coordinati dalla Procura distrettuale di Catania, sono stati eseguiti sul compagno della vittima, che negli anni scorsi era stato denunciato per maltrattamenti dalla donna, che poi aveva ritirato la querela, ma l’uomo è detenuto da tempo in un carcere della Sicilia. 

Le indagini degli investigatori si sono concentrate anche su altri possibili sospettati, compreso una persona non maggiorenne. Sospetti che, evidentemente, col passare delle ore, hanno trovato sempre più consistenza visto che, conclusi gli atti urgenti, la Procura distrettuale, diretta da Carmelo Zuccaro, ha trasmesso il fascicolo a quella per i minorenni di Catania, coordinata dalla procuratrice Carla Santocono, come confermato da fonti dei due uffici che hanno imposto il segreto istruttorio sulle indagini.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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