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Catania e lo “scandalo” del Consiglio comunale quasi mai riunito per mancanza di numero legale: ma ora ci sono le elezioni….

Sedute a vuoto nelal città che affonda tyra mille problemi: anche nell’ultima riunione, presente il commissario, rinviate decisioni importanti 

Di Maria Elena Quaiotti  |

Su un totale di 63 sedute di Consiglio comunale convocate nel 2022 sono ben 22 quelle iniziate ma poi interrotte per mancanza di numero legale, mentre delle “prosecuzioni” previste, di norma il giorno dopo, 17 su 18 non sono neanche iniziate. In pratica, più della metà delle riunioni è caduto sotto la scure del “numero legale”, dato ricavato analizzando il canale Youtube del Comune che riporta le registrazioni delle sedute (pur con qualche deficit di date corrette riportate sul portale oltre a varie prove tecniche di registrazione, mai cancellate), vanificando così il lavoro straordinario di organizzazione e assistenza del personale comunale che – ed è un dato ricavato dall'albo pretorio del Comune – per i mesi di ottobre, novembre e dicembre 2022 è stato liquidato per 12.738,47 euro. Soldi pubblici.

Il dato ufficiale del 2022 riferito a presenze e assenze dei consiglieri “verranno pubblicati sul sito istituzionale entro fine mese – ha assicurato a “La Sicilia” Paolo Italia, neo dirigente degli Affari istituzionali della Presidenza del Consiglio – Non si tratta di dati obbligatori da pubblicare – ha anche precisato – ma vengono “caricati sul sito sulla base di obiettivi per l'anno che l'amministrazione si è prefissata. Una volta che si realizza (e allo stato attuale sono disponibili i dati fino all'anno 2021, ndr) non può essere realizzata a singhiozzo».

 Naturalmente la premessa è stata la penuria di personale comunale da dedicare allo scopo (e non solo a questo), ma almeno non è stata presa come una “scusa”.

Se il 2022 è andato come abbiamo visto, il 2023 non è iniziato certo meglio: su sette convocazioni cinque, infatti, sono andate a vuoto sempre per mancanza del numero legale, la riunione più partecipata è stata quella del 15 febbraio, che ha visto la presenza in aula del neo commissario straordinario, Piero Mattei, durante la quale ovviamente non si è votato nulla dei punti – pur importanti – all'ordine del giorno ed è stato piuttosto occasione per i consiglieri di “mostrarsi” e sottoporre questioni, non certamente nuove, ma ancora non risolte.

In particolare – come ha ricordato anche il commissario Mattei – ci sono da votare i regolamenti comunali sui chioschi e sui dehors, che, come ha sottolineato anche il presidente del Consiglio comunale, Sebastiano Anastasi (in carica da novembre), richiedono l'approvazione della maggioranza assoluta del consesso, ovvero 19 consiglieri su 36. Numeri che, come visto, vengono raggiunti con molta difficoltà. 

Eppure sono tanti i consiglieri comunali attuali, anche ex assessori, che stanno iniziando a “riproporsi” come candidati alle prossime elezioni previste il 28 e 29 maggio prossimi. Ci chiediamo con che faccia.

Resta da dire che ancora molto va “sistemato” sul fronte tecnologico da parte del Comune. Spesso infatti – specie in coincidenza dei Consigli in “modalità mista”, in presenza e “collegati – l'audio lascia molto a desiderare. Bisogna rilevare inoltre il “cambio di passo” sulla gestione delle intemperanze in aula dei consiglieri dato dal presidente Anastasi e basta rivedere alcuni Consigli del 2022 per rendersene conto. Ma anche, come ricordato dal consigliere Luca Sangiorgio (“In campo con Pogliese”), le condizioni dell'aula consiliare stessa, «fredda d'inverno e bollente d'estate».

Tra i punti in sospeso ci sono «la situazione della Catania Multiservizi e la fusione tra Sidra e Catania Rete Gas – ha ricordato ancora Mattei lo scorso 15 febbraio – ringrazio i dirigenti e il capo di gabinetto per essere il mio braccio operativo, nonostante la scarsezza di personale e strumentazione tecnologica che grava sul loro lavoro. Il mio compito è entrare nel vivo di problematiche vecchie e recenti da portare avanti o a compimento nel più breve tempo possibile, in modo che il prossimo Consiglio comunale democraticamente eletto si trovi o il lavoro svolto o in dirittura d'arrivo. Proprio in questi giorni ho parlato con i componenti dell'organo straordinario di liquidazione) e forse, il prossimo 31 dicembre, andremo verso la fine del dissesto. Senza contare i fondi Pnrr che stiamo utilizzando». 

«Ormai i Consigli comunali andranno ad oltranza per esaurire le delibere in sospeso – ha precisato a “La Sicilia” Anastasi – lunedì 20 è prevista la votazione sul “regolamento chioschi”, mercoledì 22 verranno proposte delibere ancora non approvate e il 24 mattina ci sarà, per la prima volta, il “question time”, con domande dirette ai dirigenti. Il 27 febbraio si tratteranno le mozioni accumulate negli ultimi anni, mentre il 2 marzo si terrà il Consiglio straordinario sul Pnrr, dove verrà fatto il punto su quanto fatto in merito».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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