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Migranti, Governo ha impugnato l’ordinanza di Musumeci. Lui: «Non mi fermo»

Di Redazione |

ROMA – Il Governo ha impugnato l’ordinanza del presidente della Sicilia Nello Musumeci che prevede la chiusura degli hotspot e dei centri di accoglienza per migranti presenti sull’isola. Lo apprende l’ANSA da fonti governative, secondo le quali il ricorso è già stato notificato alla controparte e anche presso il Tar della Sicilia. Alla base dell’impugnazione la considerazione che la gestione del fenomeno migratorio è competenza dello Stato, non delle Regioni. 

Nel ricorso presentato dalla Presidenza del Consiglio, nelle persone del premier e del ministro dell’Interno, si sottolinea che il provvedimento regionale che dispone la chiusura dei centri interferisce gravemente sulla gestione del fenomeno migratorio che è materia di stretta ed esclusiva competenza dello Stato. Un provvedimento simile, inoltre, produrrebbe effetti a carico delle altre regioni, chiamate a farsi carico dell’ospitalità dei migranti. Cosa che peraltro già avviene perchè, viene sottolineato, sono stati circa 4.000 gli immigrati che nel corso dell’estate sono stati trasferiti dalla Sicilia in altre regioni italiane. Domani il presidente del Tar di Palermo Calogero Ferlisi prenderà visione dell’atto e stabilirà le tappe per esaminarlo. E’ possibile che già domani venga emesso un provvedimento d’urgenza del presidente in attesa della valutazione collegiale e per poi entrate nel merito. L’avvocatura di Stato rappresenterà il Governo nazionale, mentre la Regione Siciliana sarà presente con l’ufficio legale della Presidenza.

La replica di Musumeci: «Il governo centrale vuole riaffermare la sua competenza sui migranti. Mi verrebbe da dire: bene, la eserciti pure e intervenga come non ha fatto in questi mesi. La Sicilia difenderà la propria decisione davanti al giudice amministrativo. Ma nessuno pensi che un ricorso possa fermare la nostra doverosa azione di tutela sanitaria. Compete a noi e non ad altri. E su questa strada proseguiremo».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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