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Nel 2021 i ransomware hanno rappresentato quasi la metà degli incidenti di sicurezza rilevati. In Italia questi attacchi sono aumentati dell’81%

Di Redazione |

Per i primi 11 mesi del 2021, la percentuale di richieste IR elaborate dal team GERT di Kaspersky è stata del 46,7% contro il 37,9% di tutto il 2020 e il 34% del 2019.Guardando all’Italia, nello stesso periodo, il numero di attacchi ransomware mirati è quasi raddoppiato rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, aumentando dell’81%.

Gli obiettivi più comuni di questi attacchi sono stati quelli rivolti ai settori governativo e industriale. Nel 2021, infatti, gli attacchi rivolti a queste organizzazioni hanno compromesso quasi il 50% di tutte le richieste IR relative ai ransomware. Altri bersagli molto colpiti sono stati il settore IT e le istituzioni finanziarie.

“Abbiamo iniziato a parlare dei cosiddetti Ransomware 2.0 nel 2020, e quello che abbiamo visto nel 2021 è stato lo sviluppo di una nuova era di questo tipo di malware. Gli operatori di ransomware non stanno solo crittografando i dati; li stanno anche rubando da obiettivi critici su larga scala e stanno minacciando di divulgare queste informazioni nel caso in cui le vittime si rifiutino di pagare. Questa tipologia di minaccia sarà molto popolare anche per il prossimo anno”, ha commentato Vladimir Kuskov, Head of Threat Exploration di Kaspersky.

“Allo stesso tempo, ora che i ransomware appaiono anche sulle prime pagine dei giornali, le forze dell’ordine stanno lavorando duramente per abbattere i gruppi criminali più prolifici, come è successo quest’anno con DarkSide e REvil. Il ciclo di vita di queste bande si sta accorciando sempre di più e ciò significa che nel 2022 dovranno perfezionare le loro tattiche per continuare ad essere redditizie, soprattutto se alcuni governi renderanno illegale il pagamento di riscatti, una misura che al momento è in discussione”, ha aggiunto Fedor Sinitsyn, security expert di Kaspersky.

Per proteggere la propria azienda dai ransomware, gli esperti di Kaspersky consigliano di:

• Non esporre i servizi di desktop remoto (RDP) alle reti pubbliche a meno che non sia assolutamente necessario, e proteggerli sempre con password complesse.

• Installare sempre le patch disponibili per le soluzioni VPN commerciali che forniscono l’accesso ai dipendenti da remoto e agiscono da gateway nella rete.

• Mantenere sempre aggiornati i software su tutti i dispositivi per evitare che i ransomware sfruttino le loro vulnerabilità.

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