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Spazio, pronti al lancio 2 nuovi satelliti Galileo

Di Redazione |

Roma, 26 nov. Continuano le manovre si lancio per i due nuovi satelliti del sistema di navigazione satellitare europeo Galileo, un programma in cui anche l’Italia ha un ruolo strategico con il suo colosso spaziale Leonardo. L’Agenzia Spaziale Europea ha reso noto che i due nuovi satelliti Galileo, prossimi a partire, sono stati attaccati al dispenser su cui andranno in orbita e la carenatura del lanciatore – che li proteggerà durante la prima parte della salita in orbita – è stata chiusa intorno alla coppia di satelliti. Il lancio dei satelliti Galileo 27 e 28 è previsto con un lanciatore Soyuz dallo spazioporto europeo di Kourou, nella Guyana francese, il prossimo 2 dicembre alle 01:31 Cet quando a Kourou saranno le 21:31:27 dell’1 dicembre. Ad operare il lancio sarà Arianespace, la società europea di servizi di lancio, con un volo Soyuz Vs26. Dei 26 satelliti Galileo già in orbita, Arianepsace ha ricordato che 14 sono stati lanciati con un Soyuz prodotto da Progress Space Rocket Center, parte di Roscosmos, tra il 2011 e il 2016. Altri 12 satelliti Galileo sono stati lanciati con un Ariane 5 tra il 2016 e il 2018. Il volo Vs26 aumenterà la flotta totale di Galileo a 28 satelliti. L’obiettivo di un dispiegamento completo della prima generazione di Galileo è intorno al 2025.

L’Esa ha spiegato che il dispenser ha il doppio compito di assicurare i due satelliti in posizione sicura durante il decollo e il volo, quindi dispiegare i satelliti nella loro orbita di destinazione. I due nuovi satelliti andranno a consolidare il sistema europeo Galileo in cui l’Italia, con il Gruppo Leonardo, ha un ruolo fondamentale nello sviluppo del programma frutto della collaborazione tra Agenzia Spaziale Europea (Esa), Unione Europea (Ue), Agenzia Europea per il Programma spaziale (Euspa), con l’importante contributo dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi).

In tutti i satelliti del programma Galileo un’importante componente tecnologica è infatti sviluppata dall’italiana Leonardo che ha realizzato i sensori di assetto Ires-N2 (Infrared Earth Sensor), utilizzati per il controllo della posizione dei satelliti, e gli orologi atomici all’idrogeno Phm-Passive Hydrogen Maser. Il Phm di Leonardo è il più accurato orologio atomico mai realizzato per applicazioni di navigazione satellitare poiché arriva ad accumulare un errore di appena un secondo ogni tre milioni di anni.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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