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Scrittori: è morto Luan Starova, il romanziere della monumentale ‘Saga balcanica’

Di Redazione |

Skopje (Macedonia), 25 feb. – Lo scrittore e diplomatico macedone di origine albanese Luan Starova, autore della ‘Saga balcanica’ in dieci romanzi, scritti in macedone e in albanese, in cui tratta il destino complesso della sua famiglia di migranti, con una scrittura raffinata ricca di riflessioni sulla storia balcanica del XX secolo, è morto all’età di 81 anni a Skopje, capitale della Macedonia.

“I libri di mio padre” (Rubbettino) è il primo volume dell’epopea della storia centenaria dell’esilio della famiglia di Starova, la cui sorte è emblema del destino collettivo del popolo albanese, e balcanico in generale, perseguitato dalla minaccia del disfacimento, dell’assimilazione, dell’intolleranza e del conflitto. L’intellettuale è stato rappresentante esemplare della convivenza balcanica, che per tutta la sua vita ha incarnato una fraternità senza alcuna chiusura, resistendo agli eccessi dell’astrazione ideologica quanto a quelli della concretezza etnica e religiosa.

Starova è nato nel 1941 a Pogradec, città dell’Albania sulle sponde del lago di Ocrida, al confine con la Macedonia. Nel 1945, dopo varie peripezie, la sua famiglia si stabilì definitivamente a Skopje, in Macedonia. Specializzato in letteratura francese, docente all’università di Skopje, è stato ambasciatore dell’ex Jugoslavia a Tunisi, presso il Centro Palestinese, in Francia, presso l’Unesco, in Spagna e in Portogallo. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali tra cui l’insegna di cavaliere della Legione d’Onore (2017). I suoi romanzi, scritti in macedone e in albanese, sono tradotti in dieci lingue. In italiano sono apparsi anche “Il tempo delle capre” (Tullio Pironti Editore, 2005; Diabasis, 2009) e “Sacrificio balcanico” (Acustica, 2008).COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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