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Caro carburanti, si fermano i pescatori agrigentini

Dopo Licata, oggi fermi anche i pescherecci empedoclini. Sulle imbarcazioni affissi dei cartelloni con su scritto: "Salviamo la pesca"

Di Gaetano Ravanà |

Montano le proteste e le polemiche tra le marinerie siciliane per il caro gasolio. Dopo i pescatori di Licata, si fermano anche quelli di Porto Empedocle. Stamani, al porto empedoclino, su diverse imbarcazioni sono apparsi dei cartelloni con su scritto: "Salviamo la pesca". In effetti, il caro gasolio, che ha raggiunto prezzi da capogiro, piano piano sta mettendo in ginocchio un po' tutte le categorie. C'è il serio rischio che questo continuo rialzo dei prezzi del carburante, possa ripercuotersi anche sull'ordine pubblico. La situazione sta diventando sempre più incandescente, non c'è più tempo da perdere. Occorre, immediatamente, riportare il prezzo dei carburanti intorno all'euro e cinquanta al massimo. Non è possibile che in poche settimane, i prezzi siano schizzati al rialzo di oltre un euro.

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