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Poesia

I nuovi confini dei versi: Irene Catarella poetessa dell’# (hashtag) e il suo #Cantoanima

Il suo ultimo volume è stato così talmente apprezzato da avere fatto incetta di premi nazionali e internazionali

Di Gaetano Ravanà |

“La poesia ha ancora qualcosa da dire”, ha scritto la psicoterapeuta Maria Rita Parsi in una recensione fatta su “Il Giornale” del libro #Cantoanima della poetessa agrigentina Irene Catarella, pubblicato da Giorgio Mondadori, già vincitore di numerosi premi anche internazionali, edito con la curatela di Salvo Nugnes, la traduzione a fronte in inglese fatta dalla Professoressa Nazarena Tuzzolino, corredato con foto di Elisa Fossati e con la prefazione di oltre venti illustri personaggi del mondo della cultura, come Francesco Alberoni, Vittorio Sgarbi, Maria Rita Parsi, Padre Enzo Fortunato, Marco Columbro, Silvana Giacobini, Pippo Franco e molti altri. Alberoni Magazine ha intervistato la professoressa Catarella che vuole rilanciare la poesia tra i giovani perché questo è uno degli scopi del nuovo e interessante linguaggio, come è stato definito da Massimo Gramellini, creato dalla poetessa dell’# (hashtag), come è stata definita dal giornale “Il Messaggero”. Con l’utilizzo di questo segno peculiare dei social, l’# appunto, che non si legge ed è solo il simbolo grafico che definisce la poesia come linguaggio contemporaneo di eccellenza del web, come cantrice dell’universalità dell’esistenza e contemporaneamente dell’epoca storica che esprime, ma anche con la creazione di neologismi, parole nuove frutto dell’unione di altre perché il tutto è diverso dalla somma delle parti, la Catarella ha vinto la sua scommessa che la poesia sia ancora possibile. La sua poetica è nata da un grave disagio, la sindrome di Ménière, durato costantemente per circa 15 anni: “È straordinario come dalla sofferenza possano scaturire forza vitale, speranza e bellezza. Un poeta, un artista in generale, deve fare questo: deve dare speranza anche in situazioni difficili perché “è l’#emozionecuore che dona la vita/ tutto il resto è morte che appare”. Questo lo si può fare solo se si è avuto il coraggio di vivere profondamente gioie e dolori oppure se si è veramente e onestamente empatici”. Per la Catarella, che ha fondato il movimento letterario dell’Interiorismo Universale, oggi il poeta è “poeta-eroe” che deve combattere contro i mostri dell’aridità promuovendo l’amore, dell’indifferenza facendo “memoria”, della disumanità dando voce e speranza a chi soffre ed è vittima di ingiustizie. Egli è il portavoce del ricordo della Shoah, della lotta contro la violenza sulle donne, delle radici, dell’amore, dei grandi che ci danno esempio di veri valori, degli affetti, dei volontari che si spendono per gli altri, del rispetto dell’ambiente, ecc… È il risvegliatore di coscienze che scuote e fa riflettere, inducendo all’azione perché le parole creano la realtà come ci ricordano gli ebrei che definiscono la parola davar, cioè parola-azione che, mentre si pronuncia, si verifica. La poesia, che è #cantosperanza, oggi deve essere un antidoto ai veleni che vogliono snaturare l’essere umano, infatti, come dice la poetessa in #Consapevoleumano: “Non siamo #robotmetalli/ semplici automi/ ma #carneinverbata tuonante emozioni”. Il poeta è tanto altro, ma sempre traghettatore di ciò che crea benessere per l’umanità e per il creato, e potrete scoprirlo leggendo il libro della Catarella che vorrebbe entrare nelle scuole per testimoniarlo alle giovani generazioni in cui la professoressa crede molto"

Irene Catarella, cerca di far conoscere la sua poesia anche attraverso i suoi siti https://www.unamontagnadieccellenze.com/irenecatarella e www.irenecatarella.it e le pagine social, soprattutto quella su Facebook Irene Catarella Poetessa e Scrittrice, e quella su Instagram, di recente creazione, irenecatarella.scrittrice di cui l’url è https://instagram.com/irenecatarella.scrittrice?igshid=YmMyMTA2M2Y=.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA