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la tragedia

Apocalisse a Ravanusa, esplode condotta del gas: un morto, 7 dispersi (tre bambini e una donna incinta)

ALle 20,30 la deflagrazione in pieno centro storico, sul posto squadre da tutta la provincia. Il sindaco D'Angelo: «Un disastro»

Di Redazione |

;Molti dispersi, c'è chi parla di dodici (e la voce non confermata di una persona morta), tra cui tre bambini e una coppia di sposini con lei incinta e che avrebbe dovuto partorire nelle prossime settimane. E' questo il bilancio tragico dell'esplosione che in serata ha squarciato il silenzio del sabato di Ravanusa verso le 20.30. La causa sarebbe una fuga di gas, che ha poi innescato l’esplosione in una strada a ridotto del corso principale del paese: in via Trilussa dove una palazzina è crollata ma altre sono state coinvolte e sarebbero state fortemente danneggiate o addirittura crollate. E’ subito divampato un incendio. Gli allarmi delle auto e di alcune abitazioni hanno cominciato a suonare. 

Pare che l'esplosione sia stata causata dallo scoppio di una condotta del metanodotto cittadino. E’ questa l’ipotesi che prende piede tra coloro che sono intervenuti per portare soccorso nell’area. 

Il bilancio, ancora senza certezze, parla di otto persone disperse tra cui tre bambini e una coppia di giovani sposi con lei incinta. Ma il conteggio è ancora tutto da stilare. 

La zona dell’esplosione, dove si sono recate decine di persone che non riescono a rintracciare i parenti che vivevano negli stabili, sembra un campo di battaglia. Fumo, macerie, gente impaurita che vaga tra la polvere. Calcinacci, pezzi d’infisso, mobili, porte sono stati scagliati a decine di metri dal luogo dell’esplosione. Sono giunti quindi i carabinieri, i vigili del fuoco le ambulanze. L’energia elettrica è stata tolta in tutta la zona dove sono affluite centinaia di persone: «Mamma mia, mamma mia, un disastro» esclamano.   Tre squadre di volontari (Procivis, Guardia costiera ausiliaria e Croce rossa) hanno raggiunto Ravanusa per i soccorsi, annuncia il sindaco di Licata, Pino Galanti.

Il sindaco di Ravanusa, Carmelo D’Angelo ha lanciato un appello con un video su Facebook: «C'è stato un disastro chiunque abbia autobotti e mezzi meccanici ci dia una mano. Chiunque abbiano pale e ruspe vengano a dare una mano». Stanno arrivando in tanti per portare aiuto e cercare di salvare chi è rimasto sotto le macerie. 

Anche il capo del dipartimento regionale della Protezione Civile regionale, Salvo Cocina, si sta recando a Ravanusa. Cocina ha chiesto alle squadre di soccorritori della Protezione Civile, dei Vigili del Fuoco e delle organizzazioni di volontariato di partecipare alle ricerche dei dispersi. L'incendio sprigionato dopo l’esplosione non è stato ancora spento. I vigili del fuoco e i carabinieri sono al lavoro.

Sul luogo dove è avvenuta l'esplosione stanno intervenendo anche i tecnici della Italgas. Lo scoppio sarebbe partito infatti da un tubo del metanodotto cittadino. I tecnici sono al lavoro per mettere in sicurezza la rete.

«Questo è il momento dei soccorsi. Domattina, quando interverrà la squadra speciale dei vigili del fuoco da Palermo, interverrà anche la Procura. Al momento abbiamo notizie di dispersi, dobbiamo aspettare e capire». Lo ha detto il procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio in merito all’esplosione che ha devastato via Trilussa a Ravanusa. La procura di Agrigento è competente per l’inchiesta sull'esplosione che ha distrutto edifici e dove 12 persone sarebbero disperse.   COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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