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La crisi idrica

Palma ha sete e il sindaco immette nelle condotte l’acque dei pozzi e delle sorgenti

Ordinanza di Stefano Castellino, la Protezione civile chiamata a vigilare contro i furti d'acqua  

Di Redazione |

Il Comune di Palma di Montechiaro, che gestisce in autonomia il servizio idrico integrato, da alcune settimane fa i conti, come molti altri comuni, purtroppo, con una situazione che a definire difficile è un eufemismo. I turni di distribuzione sono molto lunghi e, in alcuni casi, superano anche i 16 giorni. Il sindaco, Stefano Castellino, ha emanato una ordinanza urgente per consentire che vengano immesse nei serbatoi comunali, previa analisi atta a certificarne l’uso umano, acque provenienti dai pozzi/sorgenti siti in territorio comunale o nelle proprietà comunali o nelle proprietà private messe a disposizione dai proprietari.

Inoltre, con cadenza bimestrale saranno ripetute le analisi per ogni singolo pozzo/sorgente immesso nella pubblica distribuzione e trasmesse all’Asp di Agrigento. Il sindaco ha anche ordinato che i pozzi/sorgenti non ancora regolarizzati vengano utilizzati e che parimenti si attivino le procedure atte alla regolarizzazione.

Il primo cittadino ha anche ordinato il ripristino e la creazione immediata di nuove condotte indispensabili per il superamento dell’emergenza idrica e sanitaria, compresa l’installazione di strumenti atti al controllo del flusso. Al capo della Protezione Civile è stato invece chiesto di predisporre turni per la vigilanza della condotta per prevenire e combattere i furti d’acqua.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA