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Ribera, maxirogo devasta rimessa di mezzi

Di Enzo Minio |

Un incendio di vaste proporzioni, come pochi se ne sono visti ultimamente ha distrutto nel corso della notte veicoli, mezzi ed attrezzature agricole ed edili situati all’interno dell’ex cantina sociale denominata “Acli Mons. Licata”, posta sulla strada provinciale che da Ribera porta a Cianciana, in contrada “Gulfa”. Sono stati cancellati dalle alte fiamme decine e decine di mezzi che alcune imprese locali utilizzano per le attività lavorative non solo in agricoltura, ma in parte anche nell’edilizia.

Ci sono volute circa 7 ore di intensa attività dei vigili del fuoco, arrivati prontamente sia da Sciacca che da Agrigento, con diverse squadre che hanno impiegato quasi tutta la notte per spegnere le fiamme che hanno interessato anche tutta la parte in plastica e resina del grande capannone che all’esterno si presenta danneggiato ed annerito dal fumo.

L’incendio si è sviluppato dentro i locali in tre dei sei box adiacenti in cui erano stati suddivisi dai proprietari riberesi che li avevano acquistati dalla Regione Siciliana in quanto struttura da decenni dismessa per la trasformazione dell’uva. Sono andati bruciati mezzi, veicoli, muletti, cassette di plastica utilizzati in genere per la raccolta delle arance. Si è salvato soltanto qualche veicolo posto fuori dal capannone che si trova situato, ad appena un chilometro dal centro abitato di Ribera.

Le fiamme sono state avvistate dagli automobilisti di passaggio sulla strada provinciale e dalle famiglie che risiedono in zona. E’ scattato subito l’allarme e sul posto subito dopo le 21,30 della serata di lunedì sono arrivati i carabinieri di Ribera al comando del tenente Elpidio Balsamo che hanno chiesto, vista la portata dell’incendio, l’intervento dei vigili del fuoco dei distaccamenti di Sciacca e di Agrigento.

Sono state necessarie ben sette ore di intenso e faticoso lavoro per i pompieri che hanno riversato fiumi d’acqua perchè resina e plastica hanno alimentato più del dovuto il fuoco. Le fiamme sono state totalmente spente alle 5 del mattino. Complesse si presentano le indagini, ancora in corso, dei militari dell’Arma, alla ricerca per tutta la notte di indizi che possano spiegare le origini dell’incendio. Si potrebbe ipotizzare un incendio di natura dolosa nei confronti dei proprietari della struttura agricola, anche se sembra strano l’orario di prima serata dello sviluppo delle fiamme, in un’area, sì in aperta campagna, ma su una strada sempre trafficata da automobilisti di passaggio e con la presenza di alcune abitazioni.

Da un primo sommario bilancio pare che i danni sia alla struttura che ai mezzi bruciati e danneggiati possano assommare a circa 500 mila euro, forse non coperti da assicurazione.

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