Se dopo un giorno di ordinaria follia (quello di lunedì), le Borse hanno una reazione, per i principi della dinamica (ad ogni azione corrisponde sempre una uguale ed opposta reazione) non si può che condividere l’andamento delle Borse europee di ieri, tutte in rialzo (chi più, chi meno), con Piazza Affari sempre in vetta alla classifica (una volta giù ed una su). Vien da chiedersi, però, se la “follia” di inizio settimana possa trovare giustificazione negli ormai famosi stress test che (repetita iuvant) hanno colpito duro sulle banche (escluse quelle tedesche).

Comunque ieri, la frittata è stata rigirata e Milano, per fare l’esempio di casa, è arrivata a recuperare poco più della metà della perdita della vigilia, grazie all’avvio positivo di Wall Street e nell’attesa della decisione che oggi prenderà il Fomc della Fed in tema di tassi e di acquisto di titoli di Stato. Piazza Affari è salita, dunque, del 2,35% con il Ftse Mib a 19476,62. Mps e Carige, dopo una buona apertura, si sono afflosciate e hanno chiuso rispettivamente a +1,4% e +0,6%.

Il problema è che continua a peggiorare la fiducia degli operatori borsistici nel mese di ottobre, secondo l’indagine condotta da State Street sul sentiment degli investitori e sulla loro attitudine al rischio. L’indicatore globale si è attestato a 115,1 punti, rispetto ai 123,9 rivisti del mese precedente. Questo peggioramento è dovuto soprattutto al ridimensionamento del profilo di rischio degli investitori europei, che ha fatto scendere il sottoindice di 24,3 punti a 115,5. E’ cresciuto invece l’appetito per il rischio degli investitori americani (+5,9 punti a 108,5) ed asiatici (+2,1 punti a 99,5). E a proposito di America, nonostante una serie di dati macroeconomici deludenti, Wall Street, come detto, ha aperto la seduta al rialzo.

Ma se gli ordini di beni durevoli a settembre sono scesi inaspettatamente dell’1,3%, i prezzi delle case sono cresciuti in agosto per il sesto mese di fila (+0,2% dopo il +0,6% di luglio), la notizia più importante è che la fiducia dei consumatori americani è salita in ottobre a 94,5 punti da 89 in settembre. Il dato è nettamente migliore delle attese degli analisti che si aspettavano un ribasso a quota 87 punti. “I consumatori hanno riguadagnato fiducia nelle prospettive di breve termine dell’economia e dell’occupazione – ha commentato il capoeconomista del Conference Board, Lynn Franco – e sono più ottimisti sul potenziale dei loro prossimi guadagni”.

In campo obbligazionario, rendimento in deciso rialzo, come da attese, per CTz assegnati in asta. Gli Zero Coupon scadenza 30/08/2016, offerti in quinta tranche, sono stati emessi con un rendimento dello 0,692%, in aumento di 31 punti base rispetto all’asta di settembre (0,385%).  COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA