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Flop «Click Day», c’è un nuovo bando

Flop «Click Day», c’è un nuovo bando Ma gli assessori sconfessano la dirigente

Nuova Bufera alla Regione: Scilabra e Bruno contro la Corsello

Di Redazione |

La dirigente generale della Formazione professionale e, ad interim, del dipartimento Lavoro, Annarosa Corsello, ieri ha pubblicato sul sito della Regione un nuovo avviso su «Tirocini formativi, modalità di attuazione». Un «avviso» che fa piazza pulita delle procedure che hanno provocato un vero e proprio pandemonio il 18 luglio e il 5 agosto scorsi. In pratica, non ci sarà più l’intermediazione di Italia Lavoro – Corsello aveva annunciato la revoca dell’incarico – né dell’Ett «rea» di non avere messo a disposizione le tecnologie necessarie per fronteggiare la prevedibile richiesta di accessi al sistema, considerata la fame di lavoro dei giovani siciliani. Con il nuovo bando, sono state messe insieme sia le risorse del Piano giovani sia quelle della Garanzia giovani (i cosiddetti Neet, che non studiano e non lavorano) e per i giovani diplomati. Un «pacchetto unico» che dispone di un finanziamento complessivo di 74,6 milioni di euro, per un totale previsto di 20.306 tirocini. Coloro che già si erano iscritti al portale www. pianogiovanisicilia. com, non sono tenuti ad ulteriori adempimenti. Il loro curriculum vitae, infatti, sarà automaticamente traslato nella banca dati del Sistema Informativo Lavoro nei 65 Centri per l’Impiego della Regione. Stesso meccanismo vale per i cosiddetti «soggetti ospitanti» o datori di lavoro che avevano attivato l’offerta di tirocinio tramite lo stesso portale: la loro disponibilità sarà riversata sul Sistema Informativo Silav Sicilia. I «soggetti ospitanti» che non l’avevano fatto, ma che fossero interessati all’attivazione di un tirocinio, potranno candidarsi direttamente rivolgendosi ad un Centro per l’Impiego, che provvederà ad inserire la proposta su Silav Sicilia, entro il prossimo 22 settembre. Il bando resterà aperto fino al 30 novembre. Analoga opportunità per i giovani tra i 18 e i 29 anni e per quelli tra i 25 e i 35 anni in possesso di diploma, che non si erano iscritti al portale del Piano giovani, possono farlo, entro il 22 settembre, recandosi presso un Centro per l’Impiego o utilizzando il sito silavsicilia. it. Una volta pubblicate offerte e disponibilità, i giovani potranno inviare il proprio curriculum direttamente al potenziale datore di lavoro che avrà la possibilità di individuare il candidato che ha i requisiti corrispondenti alle proprie esigenze. Insomma, non sarà più il caso a decidere. Successivamente, sarà il Centro per l’Impiego a convocare gli interessati per attivare il tirocinio. LA CLASS ACTION. Sarà sufficiente questo nuovo meccanismo per disinnescare la «class action» che un migliaio di giovani hanno manifestato l’intenzione di avviare contro la Regione? Per l’avvocato Francesco Leone al quale si sono rivolti già parecchi ragazzi, «la Regione ha fatto bene a revocare il click day, perché così come congegnato non avrebbe potuto avere seguito. Noi chiederemo il risarcimento del danno per i 1.600 che erano riusciti a superare la prima fase, a fare lincrocio, ma pure per quelli che non ci sono riusciti, anche se un po’ più difficile. Io stesso che avevo offerto la possibilità di tirocini, mi sono visto arrivare la disponibilità di una ballerina di flamenco. Evidentemente, ci sono state delle responsabilità che la Regione deve individuare. Troppo facile sparare sull’assessore Nelli Scilabra. SCILABRA E BRUNO SCONFESSANO IL BANDO. La dirigente generale della Formazione professionale e del Lavoro, Annarosa Corsello, ha cancellato il vecchio Piano giovani che prevedeva il click day, ricorrendo ai suoi poteri amministrativi. E gli assessori alla Formazione professionale, Nelli Scilabra, e al Lavoro Giuseppe Bruno, le danno il ben servito. Perché tutto sarebbe accaduto a loro insaputa. «Sconoscevamo – hanno detto Scilabra e Bruno – l’avviso sui tirocini e ne abbiamo avuto notizia solo dal sito. L’avviso non è altro che una ricognizione delle risorse disponibili con la previsione di un percorso organizzativo peraltro confuso. Sulle modalità di avvio dei tirocini e delle altre misure di Garanzia giovani e del Piano giovani il governo sta ragionando cercando di evitare gli errori commessi in passato». Ed hanno aggiunto: «Da parte nostra c’è comunque l’impegno di partire a settembre per dare risposte serie ai nostri giovani. Sulle modalità ne discuteremo coi nuovi direttori generali avendo ben chiaro quali sono le responsabilità e i compiti della politica e della burocrazia. Sono state messe insieme misure diverse. Eppoi, i Centri per l’Impiego sono ancora aleatori». Un vero e proprio pre-avviso di destituzione che probabilmente Annarosa Corsello aveva già avvertito nell’aria. Con il nuovo bando ha dato un colpo di spugna alle vecchie procedure, mettendosi probabilmente al riparo da eventuali contestazioni di danno erariale. FORZA ITALIA PREANNUNCIA MOZIONE DI SFIDUCIA PER LA SCILABRA. Intanto monta la polemica. Il capogruppo e il vicecapogruppo di Forza Italia all’Ars, Marco Falcone e Vincenzo Figuccia, hanno preannunciato la presentazione di una mozione di sfiducia indirizzata all’assessore regionale alla Formazione Nelli Scilabra, «per la manifesta incompetenza nella gestione delle materie attinenti alla formazione professionale, e per la conduzione scellerata del piano giovani regionale, vera e propria beffa ai danni di migliaia di siciliani. La politica, le istituzioni tutte, devono imparare ad assumersi le proprie responsabilità, soprattutto in presenza di tanto gravi errori come segno imprescindibile di rispetto nei confronti dei cittadini. Quanto accaduto nel settore della formazione professionale, con la macelleria sociale conseguita dalla stessa malagestione, aggravata da una palpabile incompetenza e da un piano giovani condotto in modo approssimativo, ha veramente dell’insopportabile e va fermato. Inaccettabile è l’atteggiamento dell’assessore Nelli Scilabra, che ha sostenuto di non essere stata informata dell’ulteriore avviso sui tirocini. Dimostreremo, carte alla mano, che ciò non corrisponde al vero, in quanto Scilabra e il ministero del Welfare erano stati messi perfettamente a conoscenza. L’assessore deve irrimediabilmente lasciare e Crocetta ha il dovere di scusarsi pubblicamente e porre rimedio». CROCETTA: «Basta esternazioni». «Basta con le iniziative personali – ha detto il presidente della Regione Rosario Crocetta –. Sono costretto a intervenire in modo duro rispetto alla questione del Piano Giovani. Il fallimento del click day proponeva a tutti di fare una seria riflessione e invece ho assistito a esternazioni e decisioni affrettate. Tutti hanno voluto dire la loro quando invece bisogna mettersi attorno a un tavolo e trovare le soluzioni migliori. Non abbiamo bisogno di dirigenti che facciano i primi della classe, abbiamo solo bisogno di discutere con serenità. Sono state dette una serie di idiozie come quella sulla piattaforma per la selezione: il problema non è la piattaforma ma il sistema applicativo e questo vale anche per Sicilia e-Servizi che non ha un software adeguato. Basta con le dichiarazioni e i tentativi di risolvere i problemi a Ferragosto, se qualcuno ha bisogno di andare al mare ci vada e la finisca con esternazioni che creano solo confusione. La prossima settimana in conferenza di servizi discuteremo delle decisioni da adottare tenendo conto che bisogna rifare la selezione fallita lo scorso 5 agosto. Verificheremo se il bando sarà valido. In ogni caso sarebbe stato opportuno che la Corsello si fosse accordata con gli assessori». Crocetta ha ammesso di averne discusso con la dirigente «ma certamente il tema andava approfondito e invece il bando è stato pubblicato senza che gli assessori fossero coinvolti». INGROIA: «CORSELLO MALDESTRA». «Ho appreso con stupore dalla stampa che una lettera, della dottoressa Corsello, a me indirizzata, è stata resa pubblica prima ancora che mi pervenisse sostanzialmente e formalmente. E quindi solo perciò mi vedo costretto a replicare pubblicamente al maldestro, seppur umanamente comprensibile, tentativo di difendersi dalle critiche sul ‘click day’, ormai noto in Italia come ‘flop day’, attaccando me e Sicilia e-Servizi con argomenti pretestuosi, fuorvianti e del tutto infondati. Lo ha detto l’amministratore unico di Sicilia E-Servizi, Antonio Ingroia. «Innanzitutto – ha aggiunto Ingroaia – non è affatto vero che io abbia mai sostenuto che SieSE potesse sostituirsi alla Ett garantendo gli stessi servizi in tempi più ristretti e con minore dispendio finanziario. Ho sempre sostenuto il contrario, e cioè che se si fosse chiesto l’ausilio di SIeSE certamente non ci sarebbe stato alcun ‘flop day’, per il semplice fatto che avremmo rilevato in anticipo, come poi abbiamo rilevato a cose fatte quando ci ha incaricato il presidente Crocetta, che quel progetto era sbagliato e destinato al fallimento. Non posso, inoltre, mancare di evidenziare che anche questa vicenda dimostra in modo palese, unitamente alla temeraria richiesta di 88 milioni di euro dell’ex socio privato di SIeSE, quali siano gli interessi in gioco attorno all’informatica in Sicilia, e come sia importante tenere saldamente nella mano pubblica l’informatica regionale che altrimenti rischia di essere preda dei più disparati interessi privati, più o meno speculativi. Infine non mi soffermo, per carità di patria, sul paradosso che accuse di incapacità gestionale provengano da chi ha avuto la responsabilità gestionale del ‘flop day’, riservandomi – ad ogni modo – di replicare punto per punto in una lettera che invierò al presidente Crocetta le accuse del tutto infondate, in fatto e in diritto, contenute nella lettera a me indirizzata, ove, fra l’altro, si contestano presunti malfunzionamenti del Sistema SILL, fingendo di non rammentare che la manutenzione non è in carico a SIeSE fin dal 2011, non avendo il Dipartimento regionale diretto dalla dottoressa Corsello rinnovato il contratto di manutenzione, gestione e conduzione».

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