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«Il mio mega–selfie con il pubblico» Il “crescendo” di Cesare Cremonini

«Il mio mega–selfie con il pubblico» Il “crescendo” di Cesare Cremonini

Ecco il suo “live”, e il tour (il 7 novembre sarà ad Acireale)

Di Giuseppe Attardi |

È appena rientrato da una settimana trascorsa lungo la costa californiana quando lo raggiungiamo al telefono nella sua Bologna. «Un regalo di compleanno per i miei 35 anni (compiuti lo scorso 27 marzo, ndr), sono partito dopo aver scritto Buon viaggio, ero in tema con la canzone» sorride Cesare Cremonini. Buon viaggio (Share the love) annuncia l’uscita il prossimo 26 maggio di Più che logico (Live) , un triplo cd che raccoglie ventidue brani tratti dal concerto torinese del Logico tour 2014 più un mini album composto da quattro inediti scritti a inizio di anno.

Il disco e il tour «Non sono brani scartati dal disco precedente, ma composizioni nuove – tiene a sottolineare l’artista emiliano – Sono un indizio importante di quello che potrebbe essere il prossimo album». Sonorità folk moderne in Buon viaggio (Share the love) , pop ed elettronica nella radiofonica Lost in the weekend, intima e cantautorale Quasi quasi e poi 46 inno per la scuderia Moto3 di Valentino Rossi e frutto della passione di Cremonini per il mondo dei motori e «della sinergia tra la musica e altre esperienze che vado cercando». Quattro nuove canzoni che entreranno nella scaletta del nuovo tour dell’ex Lunapop. Perché dopo quindici “sold out”, centomila presenze in un solo mese e una gran messe di premi, era “più che logico” che il Logico tour avesse un seguito. «Avrà un palco nuovo, ci sarà un impianto luci nuovo e una scaletta diversa» annuncia Cremonini.

L’Etna e la Sicilia E nel nuovo viaggio in giro d’Italia, che partirà il 23 ottobre da Torino, non mancherà una tappa in Sicilia, il 7 novembre al Palasport di Acireale. «Il Logico tour mi ha spalancato le porte della Sicilia, fino a tre anni fa io non mi potevo permettere di suonare al Sud, non avevo i numeri, il successo dello scorso anno è stato una grande conquista». Anche perché l’Isola è nel cuore di Cremonini. Un amore nato durante una passeggiata sull’Etna nella notte di San Lorenzo. «Un pezzo di vita importante – spiega – perché io non vivo soltanto di musica, ho una vita parallela e le cose più importanti le vivi mentre non stai sul palco. L’Etna è il palco più alto e più affascinante d’Europa. C’è un legame forte con la Sicilia e con alcune persone, perché i siciliani non sono mai persone banali. In Sicilia molto probabilmente tornerò quest’estate, tra giugno e luglio. Ripeterò lo stesso viaggio: Bologna, Napoli, Tropea, Catania, Taormina, sempre in auto. Mi piace viaggiare in auto, perché a ogni curva scopri un panorama nuovo. Mi piace attraversare i deserti, percorrere strade che hanno una storia, serve a sollecitare il cervello. Mi considero un avventuriero, viaggio per andare alla scoperta».

Il “crescendo” Come nella musica. Un viaggio cominciato quindici anni fa a bordo di una Vespa 50 Special. Era un ventenne fan sfegatato di Freddy Mercury, del quale ha tatuato a colori sul braccio il volto con il mantello e la corona da re, quando con i Lunapop scalava le classifiche, è un trentacinquenne oggi, con ben altri pensieri per la testa. E questa crescita è avvenuta in pubblico, disco dopo disco, canzone dopo canzone, concerto dopo concerto, fino ad arrivare a una maturazione artistica e a una straordinaria e originale sicurezza compositiva. «Prima ero un campo coltivato, oggi sono un campo coltivabile» ride. Cesare Cremonini, in questo percorso di crescita, ha creato la figura di un cantautore di tipo nuovo: non fa parte delle vecchie generazioni della canzone d’autore, ha un piglio differente, smaliziato, creativo, è in grado di mettere insieme il pop e la raffinatezza, il folk e l’elettronica, di parlare a un pubblico di giovani ma anche a chi ama la musica più profonda e strutturata. E questa raccolta antologica “live” con i nuovi brani è la conferma. O, meglio, la consacrazione. «Ho scattato la foto al momento giusto. Avevo il bisogno di fermare il tempo, di scattare una fotografia, anzi un mega–selfie della mia carriera, perché io e il pubblico facciamo parte dello stesso gioco. – riflette – Oggi, con internet, è sempre più facile raggiungere la gente con la propria musica. È più difficile portare la gente verso di te. Dopo quindici anni di lavoro con Logico ho fatto l’exploit».

Fuori dalla mischia Un processo di crescita condotto lontano dai riflettori, dalle tentazioni della televisione dei talent, dalle imposizioni del mercato, fuori dalla mischia. «Non sto a mio agio in contesti diversi da quelli musicali. Ho detto no all’offerta di fare un giudice in un talent. Ma non dico quale. Dico di no spesso anche ai duetti in studio perché a forza di fare collaborazioni perderei di vista chi sono e dove vado. Dico no a marionette e robottini, cerco di restare libero con una visione chiara di me stesso. Non sono un animale da televisione, piuttosto da palcoscenico». Il viaggio continua.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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