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Lega Pro, Lo Monaco: «Catania, adesso devi svegliarti»

Di Giovanni Tomasello |

TORRE DEL GRIFO – Sette giornate di campionato sono volate via e, inutile nasconderlo, il Catania ha sprecato tanto. Pietro Lo Monaco, amministratoredelegato rossazzurro dal carattere notoriamente vulcanico ma che di calcio se ne intende, lo sa fin troppo bene e forse per questo ha voluto fare il punto della situazione in una conferenza stampa davvero affollata.

Il suo però non è un monologo perché accetta il dialogo con il sorriso sulle labbra e appare anche disteso. Lo Monaco ha deciso di parlare solo lui alla vigilia del derby con il Messina, ma precisa subito da vero volpone del calcio, che il Catania non è in silenzio stampa: « Semplicemente – sottolinea – vogliamo che la squadra si concentri su una partita che io difficilmente riesco a definire derby. E’ una gara importante come altre, ma il derby per me è quello con Palermo. Sul campo ci sono stati degli degli episodi su cui recriminare, ma i principali responsabili se le cose non stanno andando come avrebbero dovuto siamo noi».

C’è tanto rammarico ma anche rabbia e insoddisfazione nelle parole dell’ad, ma non è una novità. «Ci mangiamo le mani per ciò che poteva essere e non è stato, ma la palla la dobbiamo mettere in porta noi» aggiunge con decisione Lo Monaco che poi passa a elencare le vicissitudini extra campo – chiamiamole così – cui è andato incontro il Catania. ll caso Castro e quei sei punti di penalizzazione che pesano peggio di un macigno sulla testa del Catania. «Noi faremo ricorso al Tas, abbiamo un mese per presentarlo – spiega l’ad – poi penso che passeranno quindici, venti giorni. La Fifa si è espressa e il rifiuto è stato determinato dal fatto che si trattava di un episodio pregresso, una sanzione già combinata. Ora mi chiedo: perché non dovrebbe essere accettato il ricorso al Tas? Catania e Racing sono d’accordo su tutto, a chi stiamo facendo danno?»

E la vicenda Rosina, i 153 mila euro da pagare…

«Il caso Rosina si chiuderà con la decisione del Collegio arbitrale. Lo vedete, in questi 4 mesi abbiamo vissuto tante di quelle cose che ogni volta vedevo il burrone lì davanti a me, ma io tiravo la corda. Ora penso che la barca si stia spostando nel verso giusto».

Le sue parole in un certo senso tranquillizzano.

«E’ una sfida la nostra pur non dimenticando che il discorso economico è prioritario. L’obiettivo principale è quello di sistemare le cose e costruire una squadra forte. Se poi riusciremo ad agganciare i play off chi ha più cartucce spara».

Quindi potrebbe arrivare anche quache rinforzo?

«Ci sto già pensando e non escludo che accadrà qualcosa a breve. Non abbiamo fra l’altro avuto il tempo per cedere giocatori dagli ingaggi onerosi…».

Lo Monaco in questa settimana sono saltati fuori tanti di quei problemi da far scattare di nuovo l’allarme

«Lo sapevamo che non c’era solo la vicenda Castro. C’era anche quella di Gillet, Piermarteri, Rolin, Rinaudo, e ancora ce ne sono altre. Per iscrivere la squadra al campionato uno dei requisiti è che il club non abbia debiti e quindi questi problemi sono sicuramente prioritari. Le vicende extra calcistiche chiaramente hanno generato in tutti uno spirito di condanna unanime. L’arbitro che annulla un gol così evidente o non concede un rigore netto come quello di Andria sicuramente è condizionato»

Questione allenatore: lei ha già detto che Rigoli non si tocca.

«Io gli allenatori li ho cambiati solo in un caso, quando me lo chiedevano loro in vari modi. Rigoli può anche non piacere perché il suo passato non è blasonato, ma ha sempre lavorato bene. Vi posso garantire che il nostro allenatore finirà il campionato sulla sua panchina».

E i giocatori: cosa dice a loro

«Chi non ha le palline per incidere deve svegliarsi: niente più sonno. Sbagliare quel gol al 94’ non è ammissibile. Se vedo l’andamento delle partite devo dire che l’unica squadra che ci ha messo in crisi è stata il Matera. Ciò vuol dire che nel suo complesso la squadra c’è, il reparto d’attacco è mancato clamorosamente, soprattutto in relazione alle loro potenzialità. Bisogna svegliarsi. Chi mi è piaciuto di più? I giovani, mi aspetto molto dalla loro crescita»

Passiamo ai nuovi arrivati, agli stranieri

« Gil sta rispettando le aspettative, Scoppa invece sta vivendo un momento un po’ così. Forse ha bisogno di rifiatare, ma è un giocatore tecnicamente ben dotato. Gli stranieri hanno bisogno di un po’ di tempo di ambientamento».

Un ora è già passata ma Lo Monaco continua a rispondere alle domande senza mostrare alcun segno di stanchezza e alla fine si ricorda pure di un’altra minaccia che incombe sul Catania: «Domani (oggi per chi legge ndr) si parlerà del deferimento di Bologna-Catania che risale al campionato di serie B. Secondo me ci daranno una multa, un’altra sanzione di punti secondo men non avrebbe una spiegazione logica. Siamo qui ad aspettare».

Per chi non lo ricordasse, la partita con il Bolgona rientra nell’inchiesta «I treni del gol» e proprio oggi alle ore 14 è in programma l’udienza. l’udienza. Altre ore di ansia.

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