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Studenti in piazza contro la Buona Scuola al grido di “Cacciamo Renzi”

Di Carmela Marino |

Palermo – Le parole d’ordine sono “Cacciamo Renzi”. Con questo slogan gli studenti sono scesi di nuovo in piazza a Palermo per protestare contro la “Buona Scuola” targata Renzi e Giannini. Si sono dati appuntamento alle 9 nella centralissima piazza Politeama per la mobilitazione organizzata dal Coordinamento studenti medi Palermo in occasione della Giornata internazionale dello studente.

«La sua “buona scuola” non è di certo buona per noi – dice Simona Pezzella del Regina Margherita – e ogni occasione sarà buona per manifestare il nostro dissenso e per difendere il diritto all’istruzione pubblica».

Per gli studenti occorre “lanciare segnali forti e di impatto” che esprimano “la nostra assoluta contrapposizione allo stato di cose presenti. Ogni occasione è buona per ricordare a Renzi che qui non è il benvenuto e che le sue passerelle non ingannano perché sono rivolte esclusivamente alla ricerca di consensi”. “Oggi è la Giornata internazionale dello studente – ricorda Marco Guerrieri, esponente del Coordinamento studenti medi Palermo – e noi studenti che da anni vediamo calpestati i nostri diritti, non potevamo non scendere in piazza e non portare avanti le nostre rivendicazioni”. Il dito è puntato contro “i continui attacchi che i vari governi hanno fatto e continuano a fare ai danni della scuola pubblica, che viene indirizzata sempre di più verso il modello aziendalistico”.

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Proteste anche a Catania dove gli studenti hanno scelto il simbolo di McDonald’s per nuovi e tanto criticati accordi sull’alternanza scuola-lavoro. «Siamo scesi in piazza – dicono-  per dire no a tutti gli effetti che la Buona Scuola sta avendo sulla scuola pubblica, per dire NO a chi vuole rubarci presente e futuro, oggi, nella giornata mondiale del diritto allo studio. Il 17 novembre del 1939 gli occupanti nazisti uccisero 9 studenti all’Università di Praga e i loro insegnanti. Il 17 novembre del 1973 un carro armato rase al suolo il politecnico di Atene per reprimere la rivolta studentesca contro la dittatura militare.Noi, nel nostro 17 novembre di commemorazione ma di lotta abbiamo scelto di andare a contestare il McDonald perchè simbolo dell’aziendalizzazione della scuola e perchè esempio del legame tra sfruttamento e Alternanza Scuola-Lavoro.Riteniamo infatti vergognoso l’accordo tra MIUR e “McDonald”. Con tirocini e stage non retribuiti ad oggi è considerata un fallimento dall’ 80%degli studenti italiani. La nostra rabbia non è esaurita, siamo una generazione stanca e saremo, come più volte detto, ingovernabili. Vogliamo mandare a casa il governo Renzi e per questo torneremo in piazza a Roma il 27novembre ed ancora». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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