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Il libro

Teresa Iolanda Pappalardo: «Racconto tutte le tinte dell’amore»

"Sulle ali della felicità" è il secondo romanzo della catanese Teresa Iolanda Pappalardo, l’insegnante con la passione per la scrittura che porta in libreria una storia di avvincenti relazioni. La presentazione il 9 novembre a Catania

Di Maria Enza Giannetto |

«Ho sempre letto di tutto, ma sul mio comodino, per ora, c’è solo la mia creatura». C’è tutto l’orgoglio e l’entusiasmo di un autore verso il suo libro nelle parole di Teresa Iolanda Pappalardo, autrice di “Sulle ali della felicità” edito da NullaDie edizioni, che presenterà per la prima volta al pubblico giovedì 9 novembre, alle ore 18.30, alla Feltrinelli di Catania.Iole Pappalardo, catanese, 55 anni, dopo aver vissuto a lungo a Torino, nel 1989 è tornata nella sua città, lavorando come insegnante e relegando in un cassetto la sua passione per la scrittura che coltivava sin da piccolissima. Ma le grandi passioni, si sa, non possono essere represse per sempre e ora, dopo il primo romanzo Dopo il buio… tu, auto pubblicato, Iole Pappalardo ha creato, in “Sulle ali della felicità”, una storia avvincente, intessendo una trama che, a partire da qualche spunto biografico, prende vita propria toccando rapporti d’amore di vari tipi: da quello tra due amanti, a quello tra figlia e padre, passando per quello tra madre e figlia e, perché no, anche da quello tra amiche.

Sulle ali della felicità Teresa Iolanda Pappalardo

Al centro, la vita e le sofferenze di Ornella, protagonista della storia, che vive il fallimento di una storia d’amore sincera – il marito Alessandro, ambizioso uomo in carriera la tradisce e maltratta – la caduta e la rinascita grazie a una serie di eventi, tra cui l’amicizia con Vera e l’imprevedibile incontro con Leonardo, oncologo di fama internazionale. «La storia – spiega l’autrice – è solo in parte frutto di qualche episodio autobiografico come, ad esempio, la parte che riguarda il rapporto profondissimo che avevo con mio padre. Un papà esemplare, il mio confidente, quello a cui potevo raccontare tutto, un uomo con una mentalità aperta, ben diverso da certi uomini che pensano di poter controllare una donna e tarparle le ali».

Per il resto i personaggi di questo romanzo, raccontati dall’io narrante, sono pura fantasia. «Mi piace lasciar vagare la mente, inventare storie, che siano veritiere ma senza saccheggiare le vite reali di chi conosco. Persino Ornella, che potrebbe sembrare il mio alter ego letterario, in realtà è diversissima da me: io sono una donna testarda, forte, con un temperamento dominante, mentre lei sopporta, e sopporta davvero troppo. Stesso discorso per il rapporto con sua figlia Elisabetta, che potrebbe far pensare al mio con la mia unica figlia Eleonora, ma che invece è nettamente diverso: mentre la protagonista le nasconde tante verità, soprattutto su chi fosse davvero suo padre, io ad Eleonora racconto tutto, abbiamo un rapporto aperto, dialoghiamo e credo di averle trasmesso il mio carattere forte e dominante. Inoltre, Eleonora è davvero la mia prima consigliera, anche in fatto di scrittura. È lei che legge per prima quello che scrivo, ed è stata lei anche a spingermi a cercare un editore perché convinta che il romanzo fosse davvero buono». 

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