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Terremoto in Grecia, anche la Sicilia ha “vibrato” e con un rischio tsunami

Di Redazione |

Una potente scossa di terremoto, di magnitudo 6.8, ha colpito la notte scorsa poco prima delle due del mattino (l’una in Italia) la costa occidentale del Peloponneso, in Grecia, causando una grande paura ma fortunatamente nessuna vittima, e solo danni limitati.

L’epicentro, è stato localizzato nel mar Ionio, a 38 chilometri dall’isola di Zante, ad una profondità di 14 chilometri. La scossa è stata avvertita distintamente fino ad Atene, a circa 300 chilometri di distanza, oltre che in tutto il sud Italia. Nella Sicilia orientale in particolare le ripercussioni del sisma in Grecia sono state avvertire nitidamente. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha diramato per la scorsa notte e fino alla mattina di stamane un’allerta arancione per le coste di Calabria, Basilicata, Puglia, Sicilia (Ionio), segnalando possibili variazioni del livello del mare inferiori a 1 metro. L’ allerta è comunque già cessata. «Per tutta la notte – ha detto il capo della Protezione civile calabrese Carlo Tansi – abbiamo seguito l’evoluzione della situazione attivando le procedure previste. Dai modelli di riferimento abbiamo visto che i valori di un eventuale tsunami avrebbero potuto raggiungere il metro. Giusto pochi giorni fa avevamo fatto un’esercitazione proprio per questo».

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