Notizie Locali


SEZIONI
Catania 19°

Caltanissetta

Caltanissetta, omicidio di mafia, tre arrestati dopo la condanna anche in Cassazione

Di Redazione |

Un ergastolo e quasi 26 anni di carcere confermati dalla Cassazione nei confronti di tre pregiudicati niscemesi già condannati, dalla Corte d’Assise d’Appello di Catania, per l’omicidio di Alfredo Campisi, ucciso 21 anni fa tra le campagne del Ragusano e del Nisseno.

I poliziotti della Squadra mobile di Caltanissetta, in collaborazione con gli agenti del Commissariato di Niscemi, hanno dato esecuzione al provvedimento definitivo a carico di Giuseppe Amedeo Arcerito, di 64 anni, condannato alla pena dell’ergastolo, di Salvatore Di Pasquale, 51 anni, condannato alla pena di 13 anni di reclusione e di Francesco Amato, di 37 anni, condannato alla pena di 12 anni e 9 mesi di reclusione.

Giuseppe Amedeo Arcerito, detto “u lumiaru”, considerato elemento di vertice di Cosa nostra niscemese, è stato ritenuto responsabile, in qualità di mandante, dell’omicidio di Alfredo Campisi. Francesco Amato, detto “Ciccio pistola”, è stato invece condannato per aver attentato in due occasioni (una nella piazza principale e l’altra presso un laboratorio di lavorazione marmi di Niscemi) alla vita di Campisi prima del suo omicidio.

Salvatore Di Pasquale, conosciuto come “Turi Cavulata”, ha invece subito una condanna per aver attentato alla vita dello stesso Campisi in piena piazza di Niscemi. Per tutti è stata contestata l’aggravante dell’appartenenza alla famiglia mafiosa degli Emmanuello.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA