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Caltanissetta: stop ai rifiuti speciali e con amianto

Di Luigi Scivoli |

Il Comune si appresta ad effettuare nuovi interventi per la rimozione e lo smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi, pericolosi e pericolosi contenente amianto abbandonati abusivamente da ignoti su aree di sua proprietà. Ha infatti appaltato i lavori per la effettuazione degli interventi che sono stati aggiudicati alla ditta Idromeccanica srl di Ragusa che ha offerto il ribasso del 33,67 per cento sull’importo a base d’asta della gara di quasi 30.000 euro.

Alla gara sono state invitate a partecipare ditte specializzate per questo genere di interventi. Le ditte partecipanti sono state 13 ma 2 sono state escluse per carenze riscontrate nella documentazione presentata.

Ora c’è l’imbarazzo per stabilire dove intervenire perché le discariche abusive di rifiuti speciali in città sono tante e sono, purtroppo, in continuo aumento. Addirittura si verifica che, appena eliminate, vengono subito dopo riformate. Sono soprattutto alla periferia della città e sono costituite prevalentemente da materiali contenenti amianto che sono i più pericolosi perché costituiscono un grave pregiudizio per la salute pubblica.

Sono specialmente recipienti di acqua ai quali si aggiungono altri materiali di ogni genere, e tutti ugualmente pericolosi, dei quali le persone si liberano noncuranti del danno che provocano e dell’inquinamento che sollecitano.

Le discariche abusive di rifiuti più o meno pericolosi continuano ad essere costituite al bivio La Spia dove gli interventi per la loro eliminazione sono stati già tanti. Ma ce ne sono molte altre. Sono tante che con le somme disponibili della gara appena affidata dal Comune non potranno sicuramente essere eliminate tutte per cui bisognerà capire a quali dare la precedenza, mentre ce ne saranno altre che rimarranno in attesa di essere rimosse successivamente.

Sinora, a giudicare dai risultati registrati, quella della lotta alle discariche abusive è una battaglia perduta perché i trasgressori sono proprio tanti e i controlli difettano. Si parla di collocare telecamere per identificare e punire chi le costituisce, ma ce ne vogliono tante.

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