GELA –  Poca cassa al Comune. Contribuenti che ritardano a pagare le imposte, tanti “evasori” – seppur momentanei – ed un ente che non riesce a garantire i pagamenti degli stipendi ai suoi dipendenti. È quanto accade negli uffici di piazza Municipio dove i conti negli ultimi mesi non quadrano più. Poca cassa e quindi niente pagamenti delle retribuzioni. E nulla c’entra il bilancio che il commissario straordinario ha chiesto al consiglio comunale di approvare perché le somme per il personale sono vincolate. Ma al Comune però nell’ultimo anno c’è stato un incremento della spesa attraverso le nomine dirigenziali, in più secondo le indicazioni dell’amministrazione c’è anche la nomina dei capi aerea, una nuova figura all’interno dell’ente che costringerà nel tempo la stessa amministrazione ad aumentare la spesa per il personale, che per il momento boccheggia perché non ci sono soldi e la retribuzione tarda ad arrivare sui conti correnti.

Una situazione che sta facendo esasperare, e non poco, le famiglie che negli ultimi mesi stanno facendo i conti con i ritardi nei pagamenti degli stipendi. C’è stata anche chi, colta da crisi nervosa, si è recata in Municipio per rivendicare il diritto alla retribuzione per il proprio congiunto. Per fare cassa il sindaco Domenico Messinese ha chiamato a raccolta i dirigenti anche perché se per il momento i pagamenti avvengono con ritardo, se non ci dovessero essere ulteriori trasferimenti da Stato e Regione, c’è il serio e concreto rischio che i dipendenti non ricevano lo stipendio. Insomma il Comune non solo non garantisce i servizi essenziali, ma non può pagare gli stipendi neanche ai suoi dipendenti.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA