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Rete ospedaliera, con l'”hub” previsti nuovi reparti

Di Giuseppe Scibetta |

Un vero e proprio “colpo grosso”, specialmente se si considera che – appena quattro mesi fa – erano stati invece annunciati tagli vistosi alla Sanità siciliana, ipotizzando pure ridimensionamenti dei nosocomi nisseni e (addirittura) la chiusura dei Pronto soccorso di Mussomeli, Mazzarino e Niscemi.

Ma andiamo con ordine, anche per sottolineare la portata dell’“evento eccezionale” che potrebbe verificarsi da qui alle prossime settimane nella nostra provincia, anche per merito dei componenti della direzione strategica dell’Asp di Caltanissetta, e cioè del manager Carmelo Iacono, Marcella Santino e Alessandro Mazzara.

L’ospedale nisseno “Sant’Elia” è stato incluso nel mini elenco degli “hub di secondo livello”, cioè dei nosocomi isolani di eccellenza, assieme a quelli di Palermo, Catania e Messina. Questo potrebbe significare l’apertura di nuovi reparti come quelli di Chirurgia plastica, Toracica, Vascolare, e il potenziamento di Neurochirurgia, Ortopedia, Pneumologia e Neurologia.

Il “Vittorio Emanuele” di Gela è stato “promosso” da ospedale di base a “spoke, dipartimento di primo livello”, e questo consentirà la realizzazione di strutture complesse come quelle di Neurochirurgia, Otorino e Oculistica, nonché il mantenimento dell’Utin. Infine la temuta soppressione dei Pronto soccorso degli altri tre ospedali minori, non ci sarà: infatti quelli di Mussomeli e Mazzarino sono stati riconosciuti nosocomi di “aree disagiate”, mentre quello di Niscemi – sino ad ora unico caso in Italia – struttura assistenziale “a rischio ambientale”.

Particolarmente soddisfatto – ovviamente – il manager dell’Asp nissena Carmelo Iacono, che si è visto approvare integralmente il piano aziendale esitato alcuni mesi fa assieme ai suoi collaboratori.

«Siamo in presenza di un risultato straordinario – ha detto ieri mattina Iacono – e di un piano, da parte dell’assessore regionale Gucciardi, che prevede una sanità disegnata sull’intero territorio in maniera ottimale ed in grado di offrire servizi di elevata qualità e complessità. Ci gratifica il lavoro fatto su Caltanissetta, che ha ottenuto il riconoscimento “Dea” (Dipartimento emergenza ed assistenza) e di ospedale interprovinciale. E ciò è stato possibile perché il “Sant’Elia” ha una sua “storia” antica, tanto che anni fa era stato proposto come quarto Polo sanitario regionale, è ubicato in una zona centrale dell’isola, nell’ultimo anno e mezzo sono stati implementati alcuni servizi importanti, e poi perché c’è stata una azione da parte nostra che ha ottenuto il massimo supporto dell’Assesserato e del Governo regionale”.

Sull’argomento è intervenuto anche Giovanni Ruvolo, nella qualità di presidente della conferenza provinciale dei sindaci: «Accolgo con favore – ha scritto – la decisione regionale riguardante la definizione della rete ospedaliera che individua il “Sant’Elia” di Caltanissetta come “Hub”, divenendo così riferimento anche per le province di Enna ed Agrigento. In questo modo sono state accolte le esplicite richieste che questa Amministrazione ha discusso più volte con l’assessore Gucciardi. Ringrazio anche l’assessore regionale Gianluca Miccichè per il supporto assicurato ed il manager Carmelo Iacono per aver compreso il bisogno del nostro territorio. Sono anche soddisfatto per la tutela degli ospedali di Mazzarino, Niscemi e Mussomeli che garantiscono ad una vasta popolazione la tutela della salute».

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