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Il dibattito

Si riaccende la diatriba tra Caltanissetta ed Enna per la realizzazione del quarto policlinico siciliano

Fratelli d'Italia chiede all'assessore regionale Volo ad «un maggiore confronto con i territori»

Di William Savoca |

L’istituzione del Policlinico tra Enna e/o Caltanissetta rianima il dibattito tra le due province. È bastata la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto, firmato a marzo, sulla sottoscrizione di un Protocollo di intesa tra Regione e l’università di Palermo per accendere la miccia.«Una evidente furbata, stante che Caltanissetta non ha una propria Facoltà di Medicina e quindi lo si giustifica a supporto della Facoltà di Palermo, destinando 350 posti letto in più all’ospedale Sant’Elia» ha commentato l’ex deputato ennese Mario Alloro convinto e preoccupato nel dire che «nel silenzio assoluto della politica, della deputazione ennese che, fino al qualche mese fa, ci aveva rassicurati sulla nascita del policlinico a supporto dell’Università di Medicina di Enna, viene pubblicato in Gazzetta Ufficiale che lo stesso sorgerà invece a Caltanissetta».

Con il passare delle ore sono stati però da più parti evidenziati alcuni aspetti. Il primo è che i protocolli sono stati firmati dall’Assessore della Salute anche con le Università di Catania e Messina e riguardano l’ampliamento della rete formativa per le scuole di specializzazione, quindi si tratterebbe non di Policlinico bensì di ospedale universitario per il “S. Elia”.Sul tema è intervenuta anche la Federazione provinciale ennese di Fratelli d’Italia che in una nota scrive: «Leggiamo non senza stupore, anche perché ne comprendiamo le ragioni legate alle imminenti scadenze elettorali, che la Regione si presterebbe a costituire un nuovo policlinico nell’azienda Sant’Elia di Caltanissetta. Si tratta in verità di una cospicua clinicizzazione di reparti ospedalieri e di un allargamento della rete formativa dell’Università degli studi di Palermo, che nulla ha a che vedere con la costituzione di un policlinico universitario per la cui realizzazione si dovrebbe anzitutto operare in sede legislativa con la modifica della legge numero cinque del 2009».

Da Fdi sostengono che «la vocazione universitaria dell’ennese non può che vedere riconoscere a questo territorio la presenza di un ospedale universitario» ed hanno invitato l’assessore Volo «ad un maggiore confronto, a questo punto necessario, con i territori perché su determinate scelte non possono esservi alchimie di qualunque genere, a maggior ragione quando appaiono evidenti e naturali».Del Policlinico si discute ormai da anni, già con l’ex governo regionale Musumeci, ed si era anche ipotizzato un “Policlinico diffuso” con reparti divisi tra Enna e Caltanissetta, ipotesi che però non ha riscaldato i cuori di nessuno, ad eccezione di chi lo ha all’epoca proposto.Oggi complice la pubblicazione del Protocollo sulla Gurs si torna a parlarne e, puntualmente, si sono riaccesi gli animi della politica nelle due comunità interessate.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA