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Amministrative Catania, Abramo si ritira e il campo progressista va in tilt

Dopo l'indisponibilità di Emiliano Abramo, la coalizione non si ferma. E alle Ciminiere illustra idee e progetti

Di Francesca Aglieri Rinella |

È in un clima di assoluta incertezza – dettata dal ritiro di Emiliano Abramo «per motivi familiari e personali» – che ieri pomeriggio alle Ciminiere si è svolto l’evento del campo progressista, senza il candidato sindaco. Incertezza che però, a detta di alcuni, guarda comunque con ottimismo a quello che accadrà nei prossimi giorni.

L’evento alle Ciminiere

Un evento che “di necessità virtù” è stato stravolto nella scaletta e nei contenuti. Perchè doveva essere l’incoronazione “dell’imperatore” (Abramo) e invece è stata l’occasione per esprimergli «vicinanza umana e solidarietà».

La solidarietà di Pd e M5S

«In politica come nella vita – commentano il segretario regionale del Pd, Anthony Barbagallo e la segretaria provinciale Dem, Maria Grazia Leone – esistono gli imprevisti, gli attimi che cambiano le cose e che restituiscono, immediatamente, il giusto valore alle cose. In questi momenti bisogna avere l’accortezza della sobrietà. Siamo vicini a Emiliano, comprendiamo e abbracciamo la sua scelta».Solidarietà espressa anche dal coordinatore regionale del M5S Nuccio Di Paola che aggiunge: «Ci metteremo subito al lavoro, con le altre forze politiche e sociali, per individuare un altro nome di sintesi, accettando e comprendendo perfettamente le motivazioni che hanno spinto il presidente della comunità di Sant’Egidio a fare un passo indietro. Abbiamo il dovere di offrire un’alternativa unitaria in una città per troppo tempo mal gestita e abbandonata dal Centrodestra».

Tutto da rifare

Una cosa è certa. Adesso il fronte progressista deve ricominciare da zero: per tirare fuori il nome di un altro candidato sindaco condiviso da proporre alle Amministrative di maggio. E il tempo stringe.L’incontro alle Ciminiere, dicevamo. Se da un lato alcuno componenti del fronte progressista avrebbero preferito annullare l’appuntamento «per delicatezza nei confronti di Abramo» – dall’altro lato, altrettanti hanno voluto comunque confermarlo per rispettare la dead line del 15 marzo, data entro cui era stata fissata la presentazione del programma. Ridiscutere, dunque, un nome, magari proprio tra quelli “scartati” per fare posto ad Abramo. E ridiscutere, forse, anche il metodo.In sala, il sentire comune è altalenante: confuso, demotivato e a tratti fiducioso. «Ciao come va?» – chiede un esponente di Sinistra Italiana a una “compagna”. «Male, non abbiamo sorte…» risponde lei. E quando un microfono non funziona e qualcuno parla di «sabotaggio», c’è chi aggiunge: «Dobbiamo sdrammatizzare…».

Il lavoro fatto dal forum civico

A introdurre i lavori sono stati i componenti del forum civico CataniaPuò. Pochi minuti per ogni relatore: all’insegna della sobrietà, del rispetto e della concretezza.«È proprio questo il momento in cui – dice Attilio Scuderi – una comunità deve essere tale. Per questo ci stringiamo a Emiliano Abramo. Con serenità e condividendo il dolore continuiamo ad andare avanti. Occorre ridimensionare i drammi della politica e riportarli a quelli della realtà».«Il nostro è un programma che parte dal basso e che denuncia quello che di catastrofico ha lasciato la Destra alla città – aggiunge Franco Faro – e lo ribadiamo in una serata che assume un significato diverso. È una buona giornata per una buona politica. La mancanza di Abramo è tanta, ma la voglia di non disperdere ciò che è stato costruito è altrettanta».«In questi mesi – continua Marisa Falcone – abbiamo lanciato un appello per un progetto ambizioso, quello di un campo progressista in una città stanca e senza entusiasmo. Era importante risvegliare la fiducia dei catanesi e ci siamo riusciti».A Tony Fede il compito di riassumere e illustrare il contenuto dei tavoli programmatici che si sono riuniti «per rispondere alle esigenze di superare la crisi della città».Di «miracolo» ha parlato Maurizio Caserta. «Il miracolo di avere messo insieme le persone e individuato un percorso comune. Redistribuzione è la parola che lo sintetizza. Un impegno che continuerà nei prossimi mesi, nei prossimi anni».

“Catania libera Catania”

Il programma “Catania libera Catania” sarà ufficializzato nei prossimi giorni insieme con il nome del candidato sindaco. «Un programma elaborato nel lungo, partecipato e entusiasmante lavoro svolto nei tavoli programmatici – concludono unanimi Pd, M5S, Si e Ev – a cui abbiamo dato il nostro contributo, in termini di competenze, di passione, di speranza e del cui risultato siamo davvero felici. Nei prossimi giorni ci rivedremo per riprendere insieme il percorso fatto finora, consapevoli che partiamo da alcuni elementi importantissimi: la condivisione di un programma di altissimo profilo, la sperimentazione del metodo della partecipazione corale e del confronto aperto, la prova della compattezza di un fronte politico che crede nel riscatto di Catania. Scossi dall’annuncio di Emiliano a cui confermiamo vicinanza e gratitudine». Un programma che parte da dieci diritti: vivibilità; ambiente; mobilità; cittadinanza; scuola e conoscenza; pulizia e salute; casa; lavoro, sviluppo e innovazione; cultura; legalità democratica e beni comuni.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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