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Catania, nuova protesta delle famiglie rimaste senza soldi e sussidi

Di Redazione |

CATANIA – Nuova protesta delle famiglie rimaste escluse dai buoni spesa e ormai senza fondi anche per mangiare. Il problema riguarda decine di migliaia di famiglie in reale emergenza che, per la scarsità dei fondi o per ritardi nel pagamento della cassa integrazione, ad oggi non hanno ricevuto nessun aiuto.

Le famiglie denunciano di aver cercato l’assessore alle Politiche sociali ma di non aver avuto risposta. Avevano promesso battaglia se non fossero stati ascoltati, e così a due settimane dalle richieste di incontro hanno fatto una nuova manifestazione pubblica e di massa, sempre con distanziamento, «E’ nei momenti di più grande difficoltà che le istituzioni devono più che mai aprirsi alla città. Rifiutarsi di ascoltare le esigenze dei cittadini, è un atto grave» dichiara il Comitato Reddito-Casa-Lavoro.

L’assessore ai Servizi sociali Giuseppe Lombardo ha però smentito di non aver dato ascolto ai dimostranti: «Leggo con stupore dichiarazioni che farebbero intendere una mia assenza rispetto alle legittime rimostranze di coloro che hanno protestato oggi davanti ai servizi sociali. I fatti sono andati diversamente! Oggi alle 10.30 ho ricevuto una delegazione di cinque rappresentanti, tra cui anche una richiedente del buono spesa, ai quali ho spiegato con toni distesi i criteri e le modalità, adottati in ossequio all’ordinanza della protezione civile nazionale che assegnava i fondi, di erogazione del buono spesa. Abbiamo dato priorità a tutti coloro che versavano in condizioni di totale assenza di reddito, disoccupati/inoccupati, seguendo un criterio cronologico di presentazione della domanda. Gli idonei non beneficiari sono, per la stragrande maggioranza, soggetti che comunque hanno dichiarato in domanda di ricevere un sussidio pubblico (RdC, Naspi, Cassa integrazione, pensione), ragione per cui vanno in coda per esaurimento dei fondi disponibili assegnati dal governo nazionale».

«Mi meraviglia – ha aggiuntio Lombardo – che nessuno di loro sapesse tutto ciò nonostante l’ampia diffusione che dal 3 aprile (giorno di pubblicazione dell’avviso) è stata data via stampa del suddetto modus operandi. Sulle altre richieste avanzate dalla delegazione rappresentativa dei manifestanti, come quella di far diventare il buono spesa misura stabile, ricordo che qualche giorno fa in giunta abbiamo deliberato la destinazione al buono spesa di risorse per 213.000 euro della campagna promossa dal Sindaco “Catania aiuta Catania” che consente di soddisfare altre 710 domande tra gli idonei non beneficiari, aggiuntive rispetto alle 6398 già beneficiarie. C’è un impegno di questa Amministrazione a rendere operativo quanto prima il buono spesa regionale all’esito dell’incontro promosso da Anci Sicilia, che si terrà domani presso il dipartimento famiglia tra i tecnici dei rispettivi comuni e quelli dell’assessorato regionale alla Famiglia, e altre misure che insieme al Sindaco e all’assessore Parisi vorremmo inserire nella programmazione del Pon Metro asse 3 – servizi sociali. ».

«È stato un incontro molto sereno – ha concluso – e chiarificatore di alcuni aspetti che hanno generato confusione ed equivoci oggi ampiamente superati, con l’impegno reciproco di aggirornarci nei prossimi giorni sulla materia del sostegno alimentare».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA