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Catania, quasi pronti nuovi locali per la Caritas

Di Redazione |

Catania – «Già la prossima settimana consegneremo i locali alla Caritas per permettere loro di svolgere un’ attività di altissimo valore sociale. Qui vi saranno le docce e i servizi attrezzati anche per i portatori di handicap. Insieme all’attiguo Helpcenter, già oggi senza chiedere alcuna generalità, la Caritas offre pasti,assistenza, consulenza medica e spesso anche una carezza». Così il sindaco Enzo Bianco nel corso del sopralluogo, effettuato stamani in piazza Giovanni XXIII, dove è situato l’immobile di proprietà comunale, che era prima ufficio della Polizia municipale ed è stato adesso destinato ad ampliare la sede della Caritas.

Si tratta di circa 90mq che saranno adibiti a servizi e dotati di sei docce e tre bagni attrezzati anche per i disabili. Attualmente il Comune ha bonificato l’ intero tetto dell’edificio dall’amianto realizzando una nuova copertura a norma. Una parte dell’ edificioera occupato, fino a qualche tempo fa, anche da un ufficio dell’ Amt.

«Vedremo per quanto riguarda la parte dove era l’ Amt – ha detto il primo cittadino – , di dare integralmente l’ immobile adisposizione della Caritas, in modo che si possa offrire un servizio più puntuale. Una città che va avanti non deve dimenticare gli ultimi. Vogliamo essere a fianco della Caritas e delle altre associazioni vicine a chi ha bisogno per aiutarle a far meglio il loro lavoro».

Alla visita erano presenti il direttore della Caritas diocesana,don Piero Galvano, il direttore dell’ Ecologia ed altri tecnicicomunali, il responsabile della ditta che sta effettuando i lavori. Proprio nel corso della visita il responsabile della ditta Ugo Valle srl ha comunicato che, insieme ad altri imprenditori, donerà l’ impianto fotovoltaico di 3 kw per la struttura. Il sindaco Bianco ha quindi ringraziato per la generosità che consentirà di far fronte al fabbisogno energetico e d’ acqua calda di docce e servizi. «Dopo la consegna ci faremo carico dei rifacimenti interni- ha detto Don Piero Galvano -,  confidiamo di poter avere anche i locali dell’ Amt che diventerebbero un guardaroba. Serviamo circa 300 pasti oltre i 70 che portiamo con le Unità di Strada. Si tratta di stranieri ma anche di tanti catanesi che non riescono piùa farcela. Ringraziamo per qualsiasi dono, anche il più piccolo, per raggiungere risultati concreti».

Foto Davide AnastasiCOPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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