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Catania, test al via per 30 vigili a tempo: «Meno del 40% ci ha provato»

Di Cesare La Marca |

Catania – La Polizia municipale li aspetta al più presto “disperatamente”, anche se per cinque mesi, per dare manforte ai meno giovani vigili in organico sulle caotiche strade catanesi.

Loro, gli aspiranti a una divisa da vigile urbano a tempo (le domande erano state 4.931), si sono presentati meno numerosi del previsto alla prima delle tre giornate di prove preselettive gestite dal Formez (ciascuna divisa in due sessioni tra mattina e pomeriggio). E’ questa la più rilevante delle indicazioni emerse da un concorso non così “mega” – anche perché il tempo determinato attira certo meno del “posto sicuro” a sua volta divenuto un miraggio – e cioé che la “carica” dei quasi cinquemila candidati alle selezioni per l’assunzione a tempo determinato di trenta vigili urbani, per un periodo non superiore a cinque mesi, in base al trend rilevato ieri al PalaCatania di corso Indipendenza, è destinata ad assottigliarsi notevolmente.

Nonostante questo, adrenalina, emozione e speranze non sono mancate, tra i candidati soprattutto “under 30” (il limite di età inizialmente previsto, che era stato poi eliminato dal bando di selezione) che dopo aver depositato all’ingresso cellulari e tablet si sono cimentati nella prova preselettiva della durata di 45 minuti, per rispondere sul foglio a lettura ottica a 70 quesiti a risposta multipla. Il punteggio è determinato conteggiando “+1” per ogni risposta esatta, -0,25 per ogni risposta errata, e nessuna penalità per le risposte omesse, e su questo i candidati si sono arrovellati in caso di dubbio se rischiare o meno la risposta. Dalle prime tre giornate, che si concluderanno domani, dovranno uscire i 150 candidati che verranno ammessi al successivo colloquio previsto entro dicembre, mentre i non assunti faranno parte per tre anni di una graduatoria a scorrimento.

«La media dei candidati che si sono presentati non ha superato il quaranta per cento nella prima giornata di prove», spiega il comandante della Polizia municipale Stefano Sorbino, che è anche uno dei componenti della commissione giudicatrice. «In parte ciò può dipendere dal fatto che le domande per questa prova sono state inoltrate undici mesi fa, e dunque mi auguro che quanti erano meno motivati a indossare una divisa possano avere trovato altre opportunità, in ogni caso anche gli addetti del Formez ci hanno confermato che si tratta di numeri prevedibili in questo tipo di prove».

Soprattutto i più giovani, dunque, si sono cimentati nei test a risposta multipla. «In maggioranza giovani e tra questi molti laureati, mentre gli over 40 sono stati in netta minoranza. Nella prima giornata si sono presentati 265 candidati nella sessione mattutina, e 285 in quella pomeridiana, dunque siamo in media ben al di sotto del 40 per cento. Tra qualche giorno sarà stilata la graduatoria degli ammessi al colloquio – aggiunge il comandante Sorbino – e in questo senso avrà molto rilievo sui tempi di conclusione del concorso il numero degli ex aequo, cioé dei candidati ammessi all’orale dopo aver raggiunto lo stesso punteggio nei test preselettivi».

La previsione sulla immissione in organico dei trenta candidati che risulteranno vincitori dipenderà dunque dalla platea di concorrenti ammessi all’orale, e anche, inevitabilmente, dalla sorte del Comune quasi in dissesto, che in questo momento da incubo appare anch’essa un quiz a risposta multipla.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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